Attualità
Biellese: lotta alle zanzare, i comuni in campo sono 46
Certamente meno pericolosa del coronavirus ma molto fastidiosa è l’invasione estiva delle zanzare contro la quale è pronto il programma regionale 2020 di contrasto. Quest’anno sono 46 i comuni biellesi che vi aderiscono a fronte di un contributo regionale pari al 50 per cento delle spese. L’impegno complessivo della Regione ammonta 2,5 milioni di euro.
Come ormai da prassi, della lotta alle zanzare non fa parte il comune di Biella che ha deciso di non aderire per mancanza di risorse economiche.
Le amministrazioni coinvolte nel progetto sono dunque le seguenti: Roppolo, Viverone, Zimone, Dorzano, Cerrione, Verrone, Massazza, Villanova, Benna, Mottalciata, Gifflenga, Sandigliano, Borriana, Ponderano, Torrazzo, Mongrando, Netro, Donato, Graglia, Muzzano, Sordevolo, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Camburzano, Muzzano, Sordevolo, Gaglianico, Candelo, Vigliano, Ronco, Zumaglia, Quaregna-Cerreto, Piatto, Vallanzengo, Valle San Nicolao, Cossato, Lessona, Strona, Mezzana, Casapinta, Valdilana, Pray, Curino, Sostegno, Brusnengo, Masserano, Castelletto Cervo.
Davanti alla riconferma dell’assenza di Biella, quest’anno c’è da segnalare l’adesione del comune di Candelo, uno dei più grandi del Biellese, adesione che l’anno scorso non c’era stata per questioni burocratiche come spiega l’assessore Gabriella Di Lanzo: «Lo scorso anno la lotta biologica alle zanzare è stata fatta direttamente dall’Ente, seguendo il disciplinare IPLA. La salute dei cittadini e le azioni di prevenzione sono alla base delle strategie portate avanti dalla nostra amministrazione comunale. Quest’anno è stato possibile aderire nei tempi al piano regionale e pertanto gli interventi saranno effettuati dal personale regionale. In ogni caso l’Amministrazione Comunale è pronta ad intervenire qualora risultasse necessario procedere con altri interventi oltre a quelli programmati da IPLA».
Considerando che una delle zone più “martoriate” vi è quella intorno al lago di Viverone, da segnalare l’assenza dei comuni di Cavaglià e Salussola, mancata adesione dovuta a ristrette economiche causate dagli impegni straordinari per combattere il coronavirus.
Il piano prevede uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro.
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