Seguici su

Attualità

Biella rispetta le regole: in centro città 9 bar su 10 chiedono ai clienti di mostrare il green pass

Abbiamo fatto un giro per i locali per verificare l’effettiva applicazione del provvedimento: “esame” superato quasi sempre

Pubblicato

il

BIELLA  – Green pass giusto? Green pass sbagliato? Ai baristi di Biella sembra interessare poco: c’è un regola e quasi tutti – nove su dieci – cercano di farla rispettare.

A una settimana dall’entrata in vigore della norma che introduce l’obbligo del green pass, abbiamo deciso di andare a vedere quanti esercizi, almeno in centro, stessero effettivamente già applicando il tanto discusso provvedimento del governo. In attesa dei dati ufficiali che emergeranno dai controlli delle forze dell’ordine, per farsi un’idea sulla situazione è sufficiente fare un giro in centro città.

Su dieci bar di Biella “visitati”, soltanto in un’occasione il personale non ha chiesto la certificazione prima della consumazione al tavolo. Questo unico bar, tra l’altro, era anche uno di quelli con più persone “al chiuso”: potrebbe essere un semplice caso, oppure la conferma di come disattenzione e mancanza di rigidi controlli portino a un’affluenza di clienti maggiore.

Da questa nostra piccola “indagine” è emersa chiaramente una certa apprensione generale da parte dello staff, soprattutto al momento di accertare che il cliente sia munito del lasciapassare. Fra i vari bar, i più efficienti sembrano essere quelli che anche all’ingresso hanno provveduto a posizionare cartelli e locandine per illustrare nel dettaglio le nuove disposizioni.

Peraltro, come più volte specificato, chi non è in possesso della certificazione d’immunità ha comunque la possibilità di consumare all’interno, ma soltanto al bancone. In alternativa, ci si può sedere nei dehors all’aperto.

Durante il nostro “giro dei bar”, ovviamente l’obiettivo era quello di ottenere un tavolo all’interno. Puntualmente, di fronte a tale richiesta, lo staff si è sempre presentato a richiedere la certificazione, cartacea o digitale. Tranne, come detto, in un unico caso. Nessuno, invece, ha mai chiesto di esibire un documento d’identità per verificare la corrispondenza dei dati con quelli del green pass, anche perché, come chiarito nelle ultime ore, il personale non è tenuto a farlo.

Questo è quanto emerge a pochi giorni dall’entrata vigore del decreto, in un periodo in cui la gente preferisce ancora consumare all’aperto o, comunque, non ha alcun problema a farlo. Sarà interessante valutare cosa succederà alle porte della stagione più fredda, quando le aree al chiuso diventeranno le uniche utilizzabili quasi ovunque. Senza alcun intento polemico, sarà quella la vera prova del nove per verificare quanto i controlli saranno effettivamente rigidi. Difficile prevederlo, molto dipenderà anche dall’evoluzione della situazione nelle prossime settimane.

Un ultimo aspetto degno di nota che emerge frequentando i bar in questi giorni, comune a quasi tutti i locali visitati, è il marcato imbarazzo e l’estrema gentilezza del personale nel chiedere il green pass, come se i camerieri e i gestori fossero a disagio nel farlo, temendo forse di recare disturbo ai clienti e invadere la loro privacy. «Abbiate pazienza…», queste sono, spesso e volentieri, le parole che accompagnano la richiesta della certificazione.

La questione green pass senza dubbio farà ancora parecchio discutere. È inevitabile che si presentino opinioni contrastanti riguardo all’introduzione della certificazione non vaccinale d’immunità, ma soltanto il tempo e il verificarsi delle sue conseguenze potranno rivelare l’effettiva efficacia di tale decisione. Una cosa, almeno finora, sembra però essere certa: che lo ritengano giusto o sbagliato, per adesso i bar di Biella sono quasi tutti attenti a far rispettare le regole. Dura lex, sed lex.

Greta Osside
Aurora Lea Solani

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Baldo

    14 Agosto 2021 at 19:59

    ??? Tt Scenziati Complimenti??

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *