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Bambini in ospedale, il progetto di umanizzazione delle cure ospedaliere

Grazie alla collaborazione tra Asl e l’associazione ABIO Biella

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L’ASL di Biella in collaborazione con ABIO Biella (Associazione per il Bambino in Ospedale) ha attivato un nuovo progetto di umanizzazione delle cure ospedaliere. “Alla scoperta del Blocco Operatorio” è dedicato all’accoglienza e all’accompagnamento dei pazienti dai 3 ai 14 anni alle sale operatorie dell’Ospedale: un’ulteriore forma di attenzione e presa in carico dei bambini grazie alla prosecuzione della sinergia tra l’Azienda Sanitaria e ABIO, anche grazie ad alcune minicar elettriche per il trasporto dall’area di provenienza donate proprio dall’Associazione per i bambini dai 3 agli 8 anni.

Il “garage”, che sarà completato a breve, comprende due macchinine, un piccolo motorino e tre caschi da indossare durante il tragitto ospedaliero.

Il progetto prevede inoltre la consegna di un kit ai pazienti e alle loro famiglie, contenente un gioco diverso in funzione della fascia d’età e un libro tra “Che ci faccio in ospedale?” (di Roberto Luciani – Edizioni Giunti) e “L’Isola” (di Sabina Colloredo e Valeria Petrone – Edizioni Carthusia). Il primo è rivolto ai bambini e ragazzi più grandi e illustra il percorso dell’ospedalizzazione e quali sono le figure che si incontreranno in reparto; il secondo è una fiaba che racconta l’esperienza dell’ospedalizzazione e dell’accesso alla sala operatoria e sarà lasciato in dotazione alle mamme, che potranno leggerla ai figli piccoli.

Obiettivo del progetto è di accogliere il paziente chirurgico pediatrico prima dell’intervento e rendere il percorso “a misura di bambino”, per far sì che i momenti precedenti l’intervento possano essere vissuti in maniera giocosa, con un avvicinamento consapevole e per quanto possibile meno traumatico, tramite un linguaggio comprensibile. Per questo, il progetto prevede al momento del pre-ricovero la consegna di un kit gioco e di un libro con il quale viene illustrato il percorso chirurgico, contestualmente a un colloquio informativo tenuto dall’infermiere che ha in carico il paziente.
Per i bambini fino agli 8 anni è inoltre previsto il trasporto personalizzato verso il Blocco Operatorio a bordo di minicar elettriche, accompagnati da personale infermieristico dalla stanza di degenza alla sala operatoria. Le aree interessate dal progetto sono Pre-ricoveri, i reparti chirurgici e la Struttura Complessa a Direzione Universitaria Pediatria.

Ad attuare il progetto “Alla scoperta del Blocco Operatorio” è stata la Direzione delle Professioni Sanitarie con ABIO che, grazie al supporto dell’Ufficio Comunicazione e URP, hanno concretizzato l’idea redigendo un’apposita procedura per gli spostamenti in sicurezza dei pazienti.

Antonella Croso, Direttore della Direzione delle Professioni Sanitarie ASLBI, spiega che «il progetto riguarda l’assistenza ai pazienti pediatrici che devono essere sottoposti a un’operazione e che quindi transitano da un reparto di area chirurgica o dall’area pediatrica al Blocco Operatorio, seguiti dagli operatori sanitari. La DIPSA e ABIO hanno lavorato insieme per fare in modo che il bambino che dovrà entrare nell’area chirurgica, venga prima accolto e poi accompagnato in maniera consapevole».

«L’iniziativa prevede innanzitutto che ai pazienti venga spiegato cos’è l’intervento, tramite due libri appositamente predisposti, per aiutarli a non avere paura di quello che succederà all’interno del Blocco Operatorio – aggiunge Croso – L’elemento particolarmente interessante del progetto poi è l’utilizzo di minicar messe a disposizione da ABIO, che trasporteranno i bambini più piccoli durante il passaggio dall’area di degenza all’intervento. In tal modo, prenderemo in carico quelli che potrebbero diventare dei brutti ricordi per un paziente così giovane, ricordi che possono rimanere per tutta la sua vita, per provare ad alleviare questi momenti delicati».

Roberta Tanzi, Presidente di ABIO Biella, sottolinea le finalità del progetto: «L’Associazione si occupa di accoglienza e supporto, cercando di ridurre con la nostra presenza e attività il possibile trauma per un bambino derivante dall’ospedalizzazione. Abbiamo raccolto con entusiasmo l’idea di questa iniziativa da parte dell’Azienda Sanitaria e collaborando siamo riusciti a sviluppare un percorso che, oltre a prevedere l’utilizzo delle macchinine con le quali i bambini raggiungeranno la sala operatoria, comprende l’aggiunta di un kit di accoglienza, che è già consegnato regolarmente ai pazienti pediatrici che vengono ricoverati a Biella».

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