Attualità
Arrigo Tomelleri: «Sul nostro futuro non abbiamo alcuna certezza»
BIELLA – “Della cultura in questo Paese pare che non importi niente a nessuno. Perché nulla ci viene detto sul nostro futuro – dice, con amarezza, Arrigo Tomelleri, titolare del cinema “Verdi” di Candelo, oltre che presidente regionale dell’Associazione nazionale esercenti cinema -. In Francia ed in Germania i nostri colleghi hanno preso contributi anche durante la chiusura. Da noi la cassa integrazione non l’ha vista ancora nessuno. Nel resto d’Europa si riapre mentre da noi c’è la massima incertezza su tutto. E così ci saranno tantissime realtà che, in giro, non riapriranno. E’ inevitabile. Perché la crisi che dura da mesi, gioco forza, si potrà ancora a lungo nel nostro settore. In questa emergenza sanitaria, infatti, nessuno sta girando o producendo film. Quindi quando riapriremo, cosa potremo far vedere al nostro pubblico? Restano poi ancora tutte da capire le condizioni sanitarie e di sicurezza da far rispettare, con il Governo che dice una cosa e le Regioni che ne dicono altre».
“Io ed i miei colleghi siamo disperati – conclude Tomelleri -. C’è infatti la massima incertezza su quante persone potranno entrare e come, con o senza mascherine, con la possibilità di consumare cibi o bevande o meno. Non c’è nessuna certezza neanche sul numero di persone e le eventuali distanze tra spettatori. In questo clima è quindi impossibile fare alcun tipo di programmazione e di previsione. Quest’assenza di decisioni e di informazioni, a tutti i livelli politici, la paghiamo sulla nostra pelle. E non parlo solo di me e della mia famiglia ma anche di tantissime altre realtà in tutto il Paese, con decine di dipendenti che vivono nell’incertezza economica più assoluta. Vorremmo fosse solo un brutto sogno…”.
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