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Lanfranco Ceresoli, il gestore dei cinema «Per il settore è un disastro totale»

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BIELLA – «Gestione a rischio e posti di lavoro a rischio».
Non usa mezzi termini Lanfranco Ceresoli, amministratore della società che ha in gestione i cinema “Mazzini”, “Impero” e “Odeon” in città.


«Ci sono date per la riapertura di tantissimi tipi di attività, ma dei cinema no. Non c’è neanche un’ipotesi di data. Ecco in che situazione ci troviamo – aggiunge Ceresoli -. Mi pare quasi superfluo fare commenti su quanto sia grave la situazione nella quale mi trovo io ed i miei undici dipendenti, che sono in cassa-integrazione e che non mi risulta per altro che abbiano ancora visto un soldo. Siamo in un vero e proprio limbo, in attesa di notizie che ci riguardino. Oltre alle apertura di attività nell’immediato, prendiamo atto che si parla della prossima stagione balneare, con ipotesi e prospettive. Per noi, invece, niente. Quindi siamo fermi, senza sapere neanche cosa iniziare a fare in attesa di un’apertura che chissà quando avverrà. Questo è il punto».


“Siamo chiusi dall’8 di marzo scorso – aggiunge Ceresoli -. Difficile gare i conti, ma credo di poter tranquillamente dire che tra marzo ed aprile abbiamo registrato un mancato incasso, rispetto all’anno precedente, di circa 200 mila euro perché nel 2019 avevamo registrato 22.500 biglietti staccati al botteghino. Un ulteriore problema sarà poi la ripresa, cioè riabituare le persone a tornare al cinema. Lo stesso problema vale, comunque, per il teatro e per chi organizza spettacoli al chiuso. Una vera e propria emergenza, economica e culturale, che però pare non interessare al Governo. L’orizzonte è davvero triste. Perché ad esempio nei prossimi mesi non c’è in programma alcun nuovo film. Il primo è a luglio, un cartone animato della “Disney”, una produzione internazionale, che non è neanche scontato arrivi in Italia. Ingressi limitati? Certo. Ma quanti? Venti, cinquanta o cento persone a spettacolo? Sarebbe utile saperlo, per provare ad organizzarci. Stesso discorso per le santificazioni e le misure di sicurezza. Avere un’idea di cosa serve, ci consentirebbe di fare delle previsioni e delle simulazioni. Invece niente di niente».


A livello generale, la riapertura di teatri e cinema sarà oggetto di regole precise per permettere agli spettatori di partecipare a spettacoli rispettando distanziamenti e sicurezza. È questa, secondo quanto si apprende, una delle ipotesi su cui sta ragionando il governo, sulla base delle misure suggerite dal Comitato Tecnico Scientifico. Ipotesi che, seguendo anche quanto annunciato qualche giorno fa dal presidente del consiglio Conte, potrebbe consentire una riapertura dei teatri e dei cinema entro la fine del corrente mese di maggio. Le prescrizioni del Cts per questi settori sarebbero infatti molto restrittive e prevedono adeguamenti dei locali. Per il cinema, ad esempio, il distanziamento suggerito sarebbe di un metro intorno allo spettatore. Quanto ai teatri le misure indicate dai tecnici prevederebbero distanziamenti diversi a seconda del tipo di spettacolo.
p.l.b.

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