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Annata complicata, ma la vendemmia sarà buona

Penalizzati dalle condizione meteo, i produttori di vino del Biellese restano comunque ottimisti

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Annata complicata, ma la vendemmia sarà buona. I produttori di vino locale guardano all’imminente raccolta con un certo ottimismo, dopo mesi di incertezze.

Annata complicata, ma la vendemmia sarà buona

Lo spiega bene Alessandro Ciccioni, che nel castello di Castellengo imbottiglia ogni anno circa 40mila bottiglie tra bianchi e rossi (erbaluce e nebbioli, tra gli altri). «E’ stato un anno complicato. In estate ha piovuto tantissimo, costringendoci a un lavoro supplementare di cura e di attenzione delle vigne. Ma il risultato sia in termini qualitativi sia quantitativi è assicurato. Continuiamo a produrre vini eccellenti, anche se la produttività per ettaro è a un livello medio rispetto ad altre zone del Piemonte».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Elisa Pozzo, dell’omonima azienda agricola di Viverone. «Le intense piogge estive ci hanno costretto ad un lavoro supplementare per sfoltire le piante e combattere l’umidità. Tenere tutto sotto controllo non è stato semplice, soprattutto volendo evitare il ricorso a medicinali. In generale sono ottimista, anche se, finché non ho l’uva in cantina, non canto vittoria».

Tutto confermato anche dall’azienda agricola La Favorita, a Viverone, che vanta circa 8mila imbottigliamenti all’anno tra vino bianco e spumante. «Le difficoltà estive, legate alla pioggia e all’esplosione di malattie, ridurranno un po’ le produzioni – spiega il titolare Paolo Zaniboni -. Non però la qualità. Un’annata particolare, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Speriamo in un’escursione termica favorevole (caldo di giorno e freddo di notte): aumenterebbe la gradazione dell’uva».
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