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Anche in tre sulla bicicletta nonostante gli appelli

Un fenomeno dilagante: «Fatta la prima multa»

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Anche in tre sulle bici elettriche, Moscarola: «Ora arrivano le multe»

Anche in tre sulla bicicletta nonostante gli appelli. Dopo mesi di appelli rimasti inascoltati è arrivata la prima multa per l’utilizzo scorretto delle e-bike a noleggio. La problematica continua a dilagare.

E intanto è successo anche quello che si temeva. Due pedoni sono stati investiti in piazza Martiri da una bici guidata da un ragazzo, con un altro giovane seduto sul manubrio che gli impediva di vedere bene la strada.

Anche in tre sulla bicicletta nonostante gli appelli

«Ho chiesto alle pattuglie di prestare la massima attenzione e di sanzionare questi comportamenti sbagliati. Un verbale è già stato fatto – spiega Giacomo Moscarola, assessore con delega alla polizia locale -. Nelle scorse settimane l’uso inappropriato del servizio ha già causato un investimento. Ricordo che il comma 5 dell’articolo 182 del codice della strada vieta di trasportare altre persone su una bicicletta, a meno che non sia stata costruita e attrezzata per questo scopo. Chiunque viola le disposizioni è soggetto al pagamento di una sanzione di importo compreso tra i 26 e i 102 euro. Andare in due o, peggio ancora, in tre sullo stesso mezzo oltre a non essere consentito dalla legge è assolutamente pericoloso, per se stessi e per gli altri. Segnaleremo i nominativi di chi viene sorpreso a condurre impropriamente le bici ai gestori del servizio, così da impedirne nuovamente il noleggio».

Non sono bastati quindi gli appelli al buon senso, le segnalazioni dei cittadini, le fotografie che parlano da sole. Il problema non si arresta. «È un continuo – scrive un lettore -. Se ne vedono ovunque, specialmente nella zona del Villaggio Lamarmora». E allega una fotografia. «Tre giovanissimi in equilibrio precario su una sola bicicletta. Quanta incoscienza».

Danno ai mezzi

Le ripercussioni di queste condotte sbagliate si hanno anche sui mezzi stessi: le biciclette, progettate per trasportare una sola persona si danneggiano con l’uso improprio. Ener.bit, l’azienda che gestisce il servizio insieme ad Atap e Vaimoo, lo aveva detto chiaramente mesi fa. Aveva invitato gli utenti a rispettare le regole del codice della strada. E aveva spiegato che il cestino anteriore non è progettato per sopportare carichi “umani” ma solo pochi chilogrammi. Aveva chiesto collaborazione e responsabilità. Ma nulla. I richiami sono caduti nel vuoto.

E anche in questo caso a fare la segnalazione sono i cittadini. Una lettrice ha inviato alla nostra redazione la foto di un portapacchi anteriore divelto scrivendo. «Vi informo della maleducazione e del rispetto pari a zero delle persone al giorno d’oggi. Soprattutto con cose che dovrebbero darci una mano negli spostamenti e nella vita quotidiana – spiega -. Questa è la situazione fuori da un supermercato di Biella. Qualcuno, dopo aver rotto il cestino, lo ha buttato. Io sono giovane. Vado ancora a scuola, mi è capitato di usarle ma mai riuscirei a fare tali bambinate. Probabilmente la rottura è portata dal peso eccessivo sul mezzo, quando salgono in due e uno si mette dentro al cestino».
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