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Anche Biella s’è destra, pardon s’è desta…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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L’esito elettorale delle urne, a Biella in particolar modo, è stato inequivocabile ed ha consentito a Fratelli d’Italia e al centrodestra di assicurarsi la prossima guida del Paese. Un risultato netto che metterà la coalizione vincitrice alla prova dei fatti sin da subito, a partire dalla necessaria fase di transizione dall’attuale governo Draghi, ancora in carica, al nuovo esecutivo che dovrebbe formarsi entro novembre.

Vedremo il da farsi, certo è che, numeri alla mano, tutti coloro che sostenevano a gran voce di non essere rappresentati da un governo politico eletto dal popolo ora potranno dormire, finalmente, sonni tranquilli. Anche se, a leggere bene tra le righe del risultato elettorale, grande resta l’astensione intorno al 36%, con punte del 50% al Sud, e con solo il 64% degli italiani che è andato in cabina elettorale. Dati preoccupanti, certo, ma di assoluta tendenza già da parecchio tempo, segno che la politica tutta, tolta la forza compatta dei blocchi contrapposti di entrambi gli schieramenti, paga, anche in un voto “storico” come quello di domenica scorsa, un conto salatissimo in termini di credibilità e concretezza.

Un voto che ci consegna un’Italia divisa in due, quella del Nord che investe e che vuol sentire parlare di crescita e per questo scarica la Lega per le troppe giravolte inconcludenti, governative e non, del suo attuale leader, e un Sud che, nella lotta al precariato e all’assenza di lavoro si affida ancora all’avvocato del popolo (per sua stessa ammissione) Giuseppe Conte, che seppur in un collasso di voti del Movimento 5 stelle rispetto al 2018 è riuscito a non far affondare definitivamente la barca penta-stellata.

Certo, ci sarà tempo per commenti più approfonditi, vero è però, sin da subito, che i rappresentanti del territorio eletti, con 5 anni di governo solido davanti a loro e una luminosa carriera politica per sé, non avranno più scuse per portare su Biella, con orgoglio, tutto quanto il territorio si aspetta da loro. Pella, Pichetto e Delmastro oggi hanno un mandato forte, lo mettano in pratica, una sorta di give back per la fiducia che tanta gente ha riposto in loro.

E se dovranno rivoltare Biella come un calzino, lato trasporti, collegamenti, settore manifatturiero, turismo, questo è il momento giusto. Per fare una battuta, che vuole essere una battuta e basta, se con il centrodestra al governo si riuscisse a far arrivare anche a Biella i treni in orario, sarebbe un ottimo biglietto da visita per chi si appresta a governare l’Italia e di viaggio per tutti noi.

Infine, un’ultima considerazione per ciò che resta e resterà dell’amministrazione cittadina a trazione leghista, già in difficoltà in questi tre anni e che ora, dopo l’esito elettorale, avrà ancora più difficoltà a far sentire la sua flebile voce, specie di fronte ad un alleato oggi pigliatutto. Speriamo non scatti il temuto e già citato “si Salvini chi può” ma che si riesca, invece, a portare un risveglio alla politica cittadina, da anni prigioniera dell’ordinario e con un’opposizione dormiente. Insomma per parafrasare uno slogan nazionale di queste ore, anche Biella s’è… destra, pardon s’è desta!!!

Luigi Apicella

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