Attualità
A Graglia il mistero della “villa dello stilista”
Abbandonata da anni, è diventata meta per molti curiosi
Tanti la chiamano la “villa dello stilista”, altri semplicemente il “castello”. Osservando la struttura forse il “castello” potrebbe essere la giusta definizione.
Da tempo, gira voce di una villa del tutto abbandonata che si trova a Graglia, lungo la strada che dal Santuario porta alla Bossola. In effetti è così. Per raggiungerla basta inoltrarsi lungo una stradina, oramai invasa dalla vegetazione, ma l’altezza dell’erba permette ancora di camminare senza nessun problema. Dopo circa 50 metri eccola li: ci si trova davanti alla struttura, dove si respira un’aria in un certo qual modo tetra.
Apparentemente, almeno l’esterno, non pare presentare danni ingenti, a parte qualche crepa e in alcuni punti l’intonaco staccato.
Si arriva davanti alla porta d’ingresso, non chiusa ma semplicemente accostata. Dopo averla aperta ecco l’ingresso, un corridoio lungo circa cinque metri che suddivide una sala da pranzo e la cucina. Fa specie il fatto che i locali siano tutti ancora arredati, addirittura i tavoli della cucina e della sala da pranzo sono apparecchiati, come se i proprietari attendessero ospiti da un momento all’altro. Stessa cosa per le camere da letto che si trovano al primo piano. Sono rigorosamente a posto, sui letti ci sono cuscini, lenzuola e coperte. In una di esse un manichino di donna vestita stile anni ‘30 del secolo scorso. Addirittura un paio di pantaloni ed una giacca giacciono appoggiati nella sponda del letto, poi due bagni in stile, con ancora rasoi e saponette al loro posto.
Malgrado tutto ciò regna il silenzio, quel silenzio che cattura la mente quasi obbligandola a pensieri tetri.
Tante sono le persone che hanno fatto tappa in quel luogo, forse alcuni attratti dalla curiosità, mentre altri hanno invece voluto lasciare il proprio segno disegnando geroglifici su alcuni muri. Ma cosa regna in quel silenzio? C’è chi dice di essere entrato e, mentre saliva le scale che portano al primo piano, aver udito (così è sembrato loro) alcune note di pianoforte che scandivano una musica triste, altri invece sostengono di aver visto la porta d’ingresso socchiudersi lentamente. Non donano sicuramente tranquillità alcune fotografie appese che ritraggono volti d’un tempo. Certo, nulla di ciò che viene raccontato è attendibile, in molti casi entra in gioco il fattore “autosuggestione”, però la realtà lascia un piccolo spazio all’onor del dubbio. La mente razionale probabilmente vorrà convincere a credere che la risposta alla fine ce la diamo da soli.
La villa è oramai abbandonata di oltre 25 anni, tempi in cui una era vissuta da una famiglia che l’affittava, ma solamente durante la stagione estiva. Pare che sia di multiproprietà e che gli eredi vivano in Sud America. Per la posizione in cui si trova, senza dimenticare lo stile, potrebbe far gola a tanti potenziali acquirenti.
Magari chissà, un giorno potrebbe diventare un luogo di svago come ad esempio un bed and breakfast, e se i clienti salendo le scale sentissero il suono di un pianoforte? Nulla accade per caso.
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