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«Un ko ci sta, ma sono un po’ deluso»

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«La squadra ha letteralmente mollato negli ultimi minuti e questo non va affatto bene. Però siamo rimasti in partita sino al 35’, contro una rivale tosta e forte. Resto fiducioso»

«Non nascondo che sono un po’ deluso». Non usa giri di parole Francesco Montoro all’indomani del ko dell’Angelico nel derby del PalaFerraris contro Casale.

Il vice-presidente – nonché socio e sponsor di Pallacanestro Biella – non le manda a dire alla squadra, ma alla resa dei conti ammette comunque di restare positivo. Del resto il campionato è solamente all’inizio e la strada è ancora lunga.

Allora Francesco, da dove preferiamo partire?

«L’andamento mi è sembrato un po’ la fotocopia della precedente. Un inizio forse troppo soft, poi una ottima reazione che ci ha permesso di tornare ampiamente in partita. Del resto a cinque minuti dalla fine eravamo a 1. E poi il crollo finale, abbiamo quasi tirato i remi in barca».

Cosa non le è piaciuto in particolare?

«Ho avuto l’impressione che in alcuni momenti i giocatori avessero paura di andare a canestro, avessero timore di prendersi in tiro. Per questo cercavano il passaggio per un compagno. Va bene l’altruismo, ma quando si ha la possibilità e giusto tentare la conclusione, meglio un errore che rifiutare un tiro. Bisogna osare di più, poi avremmo anche potuto perdere ugualmente, per carità, ma il divario sarebbe con tutta probabilità stato differente. E devo ammettere che avrei preferito perdere di due o di tre piuttosto che di 13».

E sullo “0” nella casella dei punti di Marcel Jones?

«Praticamente non è sceso in campo. Forse qualcuno avrebbe dovuto avvisarlo che c’era una partita da giocare? A parte gli scherzi, ha giocato davvero male. Non me lo sarei mai aspettato, anche alla luce delle buone cose fatte vedere solamente la settimana prima contro Agrigento».

Nonostante tutto, però, praticamente senza Jones Biella era a -1 a cinque minuti dalla fine. I motivi per pensare positivo non mancano.

«Certo che no. E’ andata così, abbiamo perso una partita, ci può anche stare. Ora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per migliorare. Anche perchè nelle prime due giornate abbiamo affrontato altrettante rivali davvero forti e per di più capaci di ripartire dal nucleo dello scorso anno, al contrario di ciò che abbiamo fatto noi. E per di più una di queste gare era un derby, in trasferta. Partire con due sconfitte ci può anche stare. Peccato solo perchè in entrambe le occasioni abbiamo dimostrato di potercela giocare, ma nei momenti decisivi, nei finali di gara, siamo come spariti dal parquet».

Una ricetta per uscire da questo momento difficile?

«Bisogna lavorare con fiducia nei propri mezzi. In settimana andrò a trovare il gruppo e proverò a trasmettere serenità ai ragazzi».

Anche perchè domenica a Biella arriva Barcellona, per un match che potrebbe essere uno scontro diretto.

«Una partita da vincere a tutti i costi. Nel malaugurato caso in cui si ripetesse la prestazione di domenica allora a fine gara sarò davvero inc…o e la gente mi vedrà in curva a fare l’ultras. Come noi soci e sponsor abbiamo dei doveri, nel senso che dobbiamo onorare gli impegni presi, anche i giocatori li hanno. Loro devono lottare per tutti i 40 minuti, senza risparmiarsi. Se poi alla fine si perderò ugualmente allora lo accetteremo senza problemi e applaudiremo gli avversari che si sono rivelati più forti. Ma bisogna lottare, mai mollare».

Uno slogan da vero tifoso.

«Mi preme dire ancora una cosa…».

Prego…

«Questa squadra, dallo staff ai giocatori, è molto giovane. Necessita di tempo prima di potersi esprimere al meglio. Tutti dobbiamo avere pazienza e fiducia nel lavoro delle persone che vestono la maglia di Pallacanestro Biella».

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