Sport
Polemica (poco) velata sull’asse Biella-Valdengo
Botta e risposta via media e sui social tra il presidente bianconero Luca Rossetto e il tecnico rossoblù Pier Luca Peritore
Il campionato di Eccellenza si è concluso nel modo peggiore per il calcio di casa nostra, che ancora una volta deve masticare amaro e lasciare la copertina ad altri.
I verdetti, del resto, sono stati impietosi: la Fulgor Ronco Valdengo è retrocessa direttamente in promozione senza nemmeno poter tentare di giocarsi le proprie chance di salvezza nella lotteria dei play-out, la biellese ha chiuso la stagione regolare addirittura al terzo posto ed è stata eliminata al primo turno dei play-off dall’Accademia Borgomanero.
E pensare che le premesse della scorsa estate erano ben differenti. I rossoblù avevano allestito una rosa all’apparenza competitiva e in grado di garantire la permanenza in categoria, i risultati iniziali sono stati confortanti, poi alcuni cambiamenti in rosa e una lunga crisi di risultati hanno visto portato la Fulgor a perdere progressivamente terreno sino all’amaro epilogo. I bianconeri, dal canto loro, dovevano vincere il campionato e il gruppo era stato rinforzato con elementi di comprovata caratura, alcuni davvero di categoria superiore. Il titolo di campione d’inverno, pur con qualche campanello d’allarme, sembrava il preludio a una cavalcata trionfale, invece una inattesa involuzione in termini di gioco ha visto la Biellese terminare lontanissima dallo Stresa campione e superata addirittura dal Borgaro, prima dell’eliminazione per mano dei novaresi.
Ma la fine del campionato ha portato in dote uno strascico polemico. Ai più non saranno infatti passate inosservate le parole pronunciate domenica scorsa dal presidente bianconero Luca Rossetto quando in sala stampa gli è stato chiesto di commentare il tonfo della sua squadra, per la precisione la “chiusura di stagione nel modo peggiore”. La risposta di Rossetto è stata per certi versi sibillina, eccola: «Peggiore in questa fase, perché c’è chi l’ha conclusa prima e pure scendendo di categoria».
Logico il riferimento ai “cugini” della Fulgor Ronco Valdengo. La risposta non si è fatta attendere e porta la firma di mister Pier Luca Peritore, peraltro ex Biellese a sua volta, che ha affidato il suo pensiero a un post sul proprio profilo facebook, questo: “Ci sarà anche qualcuno che ha finito prima il percorso sportivo e purtroppo anche perdendo la categoria, ma lo ha fatto con risorse distinte, giocando fuori casa (non volontariamente), avendo un parco giovani molto ridotto e cercando quando possibile di valorizzare i proprio ragazzi (…) Quelli che hanno finito il percorso prima hanno “fallito” l’obiettivo salvezza, quelli che hanno finito dopo hanno “fallito” l’obiettivo categoria superiore, sempre di “fallimento” sportivo si tratta. Si può aver fatto meglio di altri, ma sempre valutando quanto effettivamente si è potuto investire. Ci sono un sacco di società “sane” nel biellese con persone che fanno sacrifici, con molti volontari che si adoperano per far giocare a calcio i ragazzi, non solo una società come ho letto da qualche parte. Quando si esce sconfitti non si accampano scuse banali e si chiede scusa per non avercela fatta, quando la colpa è sempre degli altri allora qualcosa non torna (…) ll calcio è di tutti – ragazzi, addetti ai lavori, famiglie e tifosi – meglio appuntarselo nell’agenda”.
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