Biella
Marco Pantani, 25 anni fa l’impresa a Oropa
Era il 30 maggio del 1999, un giorno indimenticabile nella storia del ciclismo moderno
Venticinque anni fa l’impresa di Marco Pantani a Oropa. Era il 30 maggio del 1999, un sabato, un giorno nel quale il ciclismo moderno (ma non solo) ha vissuto una delle pagine più iconiche della sua storia.
Marco Pantani e la leggendaria rimonta a Oropa
Il 1999 è l’anno dell’impresa di Marco Pantani e dei fattacci di Madonna di Campiglio di appena cinque giorni dopo. Ma a noi quello che è successo dopo appunto non interessa, l’impresa del “Pirata” è oggetto di culto per gli amanti del ciclismo e negli occhi di tutti gli appassionati è ancora ben impressa l’incredibile rimonta.
E’ il 30 maggio, 15ª tappa da Racconigi al Santuario di Oropa (160 chilometri). Pantani, già vincitore del Giro d’Italia nel 1998, indossa la maglia rosa conquistata il giorno prima a Borgo San Dalmazzo.
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La caduta della catena a 7 chilometri da Oropa
Il gruppo arriva pressoché compatto, se si escludono i fuggitivi Petito e Rodrigues, risucchiati poco dopo lo striscione dei -10 chilometri al traguardo.
A sette chilometri da Oropa, sulla strada di Cossila Pantani è vittima di un salto della catena, rimane attardato, ma riesce ugualmente a tornare in sella prima dell’arrivo dell’ammiraglia. I rivali nella generale se ne accorgono e attaccano, in particolare il francese Laurent Jalabert. Ci provano anche Zintehekov e Horas. Ma sono tentativi vani.
Jalabert, Gotti e Miceli mettono in fila il gruppo, Pantani lentamente recupera e quando mancano 5 chilometri al traguardo raggiunge De Paoli, Savoldelli e Clavero. E’ il momento in cui scatta ancora Jalabert, che rimane solo in testa.
L’incredibile recupero
La riscossa del “Pirata”, che nel frattempo si è tolto la bandana, è immediata e ha dell’incredibile. A 3 chilometri dalla vetta recupera tutti, affianca Jalabert e lo passa di slancio iniziando la sua passerella in maglia rosa verso il traguardo. Pedalata dopo pedalata il vantaggio di Pantani sugli inseguitori aumenta e sullo striscione dell’arrivo ha una ventina di secondi di vantaggio su Jalabert, mentre Simoni, Gotti, Clavero e Savoldelli finiscono a oltre mezzo minuto.
Il giorno successivo si corre la Biella-Lumezzane, nella quale a primeggiare è proprio Jalabert, Pantani sembra a un passo dal secondo Giro… poi il caos di Madonna di Campiglio…
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