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Un ingegnere redigerà la perizia del forno crematorio primo passo per arrivare alla riassegnazione

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Biella –Prima la perizia, poi, probabilmente entro il mese di settembre, i prossimi passi per arrivare all’assegnazione del tempio crematorio.
Procede il lungo iter che porterà a riattivare il servizio, ormai sospeso da quasi due anni, dall’ottobre del 2018, quando esplose il ben noto scandalo giudiziario.


Nelle scorse settimane il Comune di Biella ha conferito a un ingegnere l’incarico di redigere una perizia sulla struttura, atto propedeutico alla predisposizione di un eventuale futuro bando di gara.


«Si tratta di una perizia complessa – spiega il sindaco Claudio Corradino -, credo che sarà necessario almeno un mese per completarla. Contiamo di avere i risultati entro settembre, per poi poter valutare e intraprendere le mosse successive».
Nel frattempo rimane aperta anche la partita giudiziaria nata dal ricorso di So.Cre.Bi. contro la revoca della concessione da parte del Comune di Biella.


«Si tratta di due binari paralleli – prosegue il primo cittadino -. Uno è quello della giustizia amministrativa, chiamata a esprimersi sulla legittimità delle nostre azioni, l’altro è quello dell’assegnazione dell’impianto a una società in grado di farlo ripartire. Su questo secondo fronte speriamo di arrivare in fondo il prima possibile, ma ci sono tempi e passaggi da rispettare».
Per quanto riguarda il ricorso della società precedente, il sindaco si è sempre dichiarato fiducioso: «Noi siamo sicuri di quel che abbiamo fatto, non si poteva non intraprendere questo percorso per la risoluzione e per una discontinuità nella gestione. Bisogna riparare a una grave ferita inferta alla comunità. Tuttavia sappiamo che ci attende una battaglia lunga e complessa, anche perché si tratta di questioni complicate che riguardano materie nuove, dal project financing al nuovo codice degli appalti, oltre che una vicenda abbastanza fuori dall’ordinario».


In ogni caso, come già ribadito più volte, alla società spetterà comunque un risarcimento per l’investimento effettuato: «La ditta sarà risarcita – aveva confermato in primavera il primo cittadino – perché lo dice la legge, ma anche su questo bisognerà arrivare a un accordo».

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