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Tira le uova allo sporco “negro”

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A Biella, come nel resto del Paese, c’è un razzismo delle uova e c’è un razzismo culturale. Il primo, quello delle uova, è molto meno pericoloso del secondo in quanto l’imbecillità dei suoi interpreti è palese agli occhi di tutti e, quindi, possono scattare gli anticorpi.

Il razzismo culturale, invece, è molto più subdolo e devastante. In questo caso i protagonisti sono i massimi interpreti di quel sistema parassitario che dal dopoguerra ad oggi ha governato Biella e l’Italia. Questi personaggi non tirano uova contro i “negri”, ma disprezzano ed emarginano tutti quelli che disturbano il manovratore.

Chi sono questi razzisti? Sono quelli che – per restare nel nostro piccolo – ti sputano in faccia se critichi il sindaco Marco Cavicchioli o la nuova funicolare. Quelli che invitano a non fare pubblicità su La Nuova Provincia di Biella perché il giornale non la pensa come loro. Quelli che si prostrano ai piedi dell’Anteo o del sistema delle cooperative. Quelli che vorrebbero nascondere sotto il tappeto i suicidi. Quelli che, come il direttore dell’Unione industriale, si credono dio. Quelli che spengono le luci sulla pedofilia nella Chiesa biellese. Quelli che tacciono sugli sportelli che chiude Biverbanca. Quelli che usano donazioni o fondi pubblici come se fossero cosa loro. Quelli che credono che la Fondazione Cassa di Risparmio appartenga ancora a mons. Losana e alla Curia biellese.

I cattocomunisti, così si chiamavano una volta, badate bene, passano anche dalla destra. Andrea Delmastro, tanto per fare un esempio, è uno dei politici più vicini al giornale della Curia. E anche leghisti e grillini amano strizzare l’occhio al bisettimanale dei preti. Perché una benedizione serve sempre…

Industriali, massoni e vecchie famiglie borghesi hanno invece nell’Eco di Biella il loro riferimento, anche se la maggioranza del giornale non è più di loro proprietà…

E rieccoci alla domanda di partenza. E’ più pericoloso l’imbecille che tira le uova al “negro” o un sistema che trasforma in “negri” tutti quelli che la pensano diversamente? Noi non abbiamo dubbi: i razzisti peggiori sono quelli che usano il potere e manipolano l’informazione per difendere i propri privilegi. La campagna stampa in atto a livello nazionale per delegittimare il nuovo governo è da repubblica delle banane. Un po’ come quello che succede a Biella, dove c’è chi invita a mettere alla gogna la nostra pagina Facebook perché critichiamo la nuova funicolare o perché prendiamo in giro il sindaco più grigio e inconcludente che la città abbia mai avuto (parliamo di Marco Cavicchioli, per chi non ricordasse il nome…).

Biella e l’Italia per rinascere hanno bisogno dei “negri”. Non di quelli che si picchiano e ubriacano tutti i giorni ai giardini (e vaffanculo all’accoglienza se si trasforma solo in questo), ma di quelli che hanno voglia di mostrare il dito medio alla casta.
E adesso tirateci pure le uova…
Massimo De Nuzzo

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