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Sulla Biella-Novara il progetto del treno all’idrogeno

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Se non ricordiamo male siamo stati l’ultimo capoluogo di provincia ad avere gli scambi ferroviari automatizzati. Dopo tempo immemorabile sono finalmente iniziati i lavori di elettrificazione della Biella-Santhià. E quando questi sono ancora in corso spunta il progetto di sperimentare sulla Biella-Novara i futuribili treni a idrogeno che, una volta diventati operativi, renderebbero inutile qualsiasi elettrificazione. Insomma, dopo essere rimasti per decenni nel Medioevo dei trasporti su rotaia adesso si punta sui treni 4.0, tanto per usare un termine attualissimo. Non è uno scherzo, anzi il progetto, se realizzato, sarebbe serio e anche bello.
Della questione se n’è parlato nei giorni scorsi alla Camera nel corso di un incontro tra parlamentari e l’amministratrice delegata di Trenitalia Vera Fiorani. A darne notizia è un comunicato del Partito democratico a firma di Paolo Furia, segretario regionale, e Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera: «Per quanto riguarda la Biella-Novara, sono già stati impegnati 5 milioni di euro che potrebbero servire, oltre che a progettare l’elettrificazione, a ridisegnare la tratta, che, come i pendolari sanno bene, presenta numerosi problemi a partire dai famosi passaggi a livello. In Commissione è altresì emersa la possibilità di inserire la tratta nella sperimentazione dei treni a idrogeno, che rappresentano un passo in avanti in termini di efficienza e sostenibilità. Questo trasformerebbe la linea Biella-Novara, il cui interesse strategico per il Biellese e fuori discussione, in un’eccellenza nazionale».
In attesa delle decisioni di Trenitalia, per la cronaca i treni a idrogeno in questione sono appena entrati in servizio in Germania. Mai prima messi su rotaia a livello globale, i Coradia iLint – così sono chiamati – sono in funzione sui quasi 100 km della linea che collega Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, sostituendo l’esistente flotta diesel. Hanno una capacità di trasporto passeggeri di 300; raggiungono i 140 chilometri orari e un’autonomia di 1000 chilometri, possono quindi viaggiare lungo la rete per l’intera giornata.
L’iniziativa degli esponenti del Pd è così commentata dal consigliere regionale della Lega Michele Mosca: «Molto bene le parole degli esponenti del PD, pare che finalmente abbiano capito che per lo sviluppo del biellese e del Piemonte in generale occorre fare squadra e supportare le buone idee, anche se provengono dalla Lega. L’iniziativa di sviluppare la propulsione a idrogeno per i treni piemontesi ed utilizzare la tratta Biella – Novara come linea sperimentale è infatti dell’Assessore Regionale all’ambiente, all’energia e all’innovazione Matteo Marnati. Occorre però essere chiari fin da subito per evitare di essere fraintesi, la sperimentazione dei locomotori a idrogeno partirà non prima di tre anni e comunque da sola non sarà la soluzione ai problemi di collegamento del Biellese, infatti, per ridurre i tempi di percorrenza la tratta necessita di interventi infrastrutturali che comportano la verifica statica dei ponti ed il loro eventuale rinforzo, la raddrizzatura di alcune curve particolarmente accentuate, il rifacimento della massicciata e la riduzione dei passaggi a livello su cui stiamo lavorando da tempo. Ritengo pertanto che la sperimentazione non sia sostitutiva delle azioni summezionate, o almeno non lo possa essere dal punto di vista della riduzione dei tempi di percorrenza perché i treni, comunque alimentati, non avranno la possibilità di aumentare la velocità di percorrenza. Invito pertanto gli esponenti del PD a proseguire sulla strada della concordia e a impegnarsi in tutte le sedi per trovare i fondi, almeno 30 milioni di euro per garantire il prima possibile l’avvio dei lavori infrastrutturali».

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