Senza categoria
Sfondano la porta e salvano donna in fin di vita
Sfondano la porta e salvano donna in fin di vita
Tragedia sfiorata
Quando l’hanno trovata, non dava già più segni di vita. Se fossero arrivati un po’ più tardi, probabilmente non ce l’avrebbe fatta.
È una storia a lieto fine quella che vede protagonisti i poliziotti della Squadra mobile di Biella, che giovedì pomeriggio hanno salvato una donna residente in città. Aveva provato a suicidarsi assumendo dei farmaci.
L’allarme è scattato verso le 17,30, quando la figlia si è presentata in questura, raggiunta poco dopo dal padre, dalla zia e infine dal fratello. I familiari erano preoccupati per le sorti della signora, di circa sessant’anni, della quale non avevano più notizie dalla mattina. La donna era uscita di casa per andare al lavoro come tutti i giorni, verso le 8,30, e non aveva fatto ritorno a casa per l’ora di pranzo. In un primo momento il marito non si era preoccupato. Con il passare dei minuti, la situazione ha iniziato diventare quantomeno insolita. Il primo passo è stato contattare l’azienda: il datore di lavoro ha risposto che quel giorno non si era presentata, aveva telefonato per avvisare. A quel punto si è pensato al peggio.
Erano già passate diverse ore, quindi non c’era tempo da perdere. La squadra mobile, diretta dal commissario capo Marika Viscovo, si è immediatamente messa sulle tracce della scomparsa, compito non facile dato che non aveva lasciato nessuna indicazione. Tutto faceva presumere che si fosse allontanata, ma per andare dove?
Poco dopo, è arrivata la risposta, decisamente inattesa. Localizzando il telefono, gli agenti hanno infatti scoperto che si trovava ancora in casa. Probabilmente non si era mai mossa da lì.
È quindi partita una corsa contro il tempo. I familiari sono stati invitati ad aspettare negli uffici della questura, mentre una squadra – in possesso delle chiavi dell’abitazione – si precipitava sul posto. Il primo sopralluogo ha dato esito negativo: all’interno dell’alloggio non c’era nessuna traccia. Gli agenti sono allora saliti fino al solaio. La porta era chiusa. Smuovendola, sono riusciti a intravedere qualcosa di anomalo all’interno. Hanno chiamato la donna, nessuna risposta. Senza perdere la calma, hanno sfondato la porta e sono entrati. La sessantenne era adagiata su una branda. Sembrava ormai priva di vita. I poliziotti si sono avvicinati e provando a scuoterla si sono resi conto che era ancora viva. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi. I presenti hanno cercato di rianimarla, il battito era molto lieve. Sembrava palese che la donna avesse assunto delle sostanze con l’intento di farla finita. Inoltre si trovava in quel solaio al caldo, senza né acqua né cibo, ormai da parecchie ore, una situazione che ne aveva aggravato le condizioni. Poco a poco i soccorritori sono riusciti a risvegliarla ed è stata portata all’ospedale. Se la caverà.
«Abbiamo salvato una persona – ha commentato il capo della Mobile Marika Viscovo -, queste sono le notizie che siamo felici di dare».
La dirigente ha poi riservato parole di ringraziamento per gli uomini intervenuti a casa della donna: il sovrintendente capo Andrea Rodani, responsabile della sezione reati contro il patrimonio, il sovrintendente capo Adriano Zucco della polizia scientifica e gli assistenti capo della mobile Mauro Busancano ed Enrico Tronco.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook