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Ritorno al paesello
E’ il caso di Guido Dellarovere, assessore provinciale all’agricoltura dal 2009 al 2012 e contestualmente presidente di alcune partecipate (Enoteca della Serra, GAL), che dopo due anni in panchina tenta di riprendersi la fascia di Sindaco di Occhieppo Superiore già sua fra il 2004 e il 2009. Mariella Biollino, Sindaco di Candelo dal 1999 al 2009, poi dinamico assessore a cultura e turismo in Provincia fino al 2012, ora in procinto di riprendersi il Comune di Candelo dopo la “spintanea” rinuncia a ricandidarsi di Giovanni Chilà a cui Biollino (referente e controller della potente proloco che gestisce il Ricetto) aveva in tutta evidenza affidato il compito di tenerle in caldo il posto. Paolo Maggia, assessore (dal 1995) e poi Sindaco (dal 1999 al 2009) di Gaglianico, poi presidente del consiglio provinciale e da un anno presidente di Enerbit, torna alle origini e a capo di una lista civica giovane e rinnovata, da l’assalto alla poltrona che fu già sua e la cui conquista nessuno sembra in grado di impedirgli.
“…torna al tuo casolare, torna a cantare…” gorgheggiavano negli anni ’50 del secolo scorso Luciano Tajoli e Achille Togliani. Potrebbe essere la colonna sonora della campagna elettorale di alcuni personaggi biellesi che, a fine carriera politica (ovvero a carriera interrotta), ricominciano da dove avevano avuto inizio le loro fortune politiche: il paesello di cui furono Sindaci prima di spiccare il volo. Sono molti, ma i più noti sono le “vittime” illustri dell’anticipata decapitazione della Provincia di Biella.
E’ il caso di Guido Dellarovere, assessore provinciale all’agricoltura dal 2009 al 2012 e contestualmente presidente di alcune partecipate (Enoteca della Serra, GAL), che dopo due anni in panchina tenta di riprendersi la fascia di Sindaco di Occhieppo Superiore già sua fra il 2004 e il 2009. Mariella Biollino, Sindaco di Candelo dal 1999 al 2009, poi dinamico assessore a cultura e turismo in Provincia fino al 2012, ora in procinto di riprendersi il Comune di Candelo dopo la “spintanea” rinuncia a ricandidarsi di Giovanni Chilà a cui Biollino (referente e controller della potente proloco che gestisce il Ricetto) aveva in tutta evidenza affidato il compito di tenerle in caldo il posto. Paolo Maggia, assessore (dal 1995) e poi Sindaco (dal 1999 al 2009) di Gaglianico, poi presidente del consiglio provinciale e da un anno presidente di Enerbit, torna alle origini e a capo di una lista civica giovane e rinnovata, da l’assalto alla poltrona che fu già sua e la cui conquista nessuno sembra in grado di impedirgli.
Quello di Riccardo Lunardon, pur transitando dalla Provincia di cui è stato consigliere dal 2009 al 2012, è un percorso diverso; Sindaco di Sordevolo dal 2004 e tuttora in carica, dopo due mandati non era ricandidabile; renziano (è iscritto al PD) della prima ora, si è virtualmente candidato (lasciando poi il posto a Valeria Varnero) alle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Biella; poi si è formalmente candidato alle primarie per il consiglio regionale piemontese ma si è ritirato, ricandidandosi Sindaco a Sordevolo, nel momento in cui è diventata legge la proposta Del Rio che consente un terzo mandato consecutivo ai Sindaci dei Comuni con meno di 3.000 abitanti; Sordevolo di abitanti ne ha circa 1.300: Lunardon li governerà ancora nei prossimi 5 anni.
Roberto Pella, già Sindaco di Valdengo per un decennio, consigliere provinciale, assessore comunale di Biella allo sport e alle politiche giovanili, torna a riprendersi come Sindaco il Comune che comunque è sempre stato suo; lo scenario su cui si muove Pella è altro: è membro del direttivo nazionale dell’ANCI e delegato nazionale alle politiche giovanili, inoltre fa parte del Comitato delle Regioni di Bruxelles dell’Unione Europea, incarichi per i quali forse è meglio essere Sindaco di un comunello che assessore in città. Singolare ed emblematica la vicenda di Silvio Aiassa: Sindaco di Cavaglià per un decennio (dal 1994 al 2004) e non più rieleggibile, gli succedette la moglie Augusta Bortolotto sindaco fino al 2009 poi, per cinque anni, all’opposizione insieme al marito il quale ora, a vent’anni dal primo incarico, tenta di riprendersi il paese.
I futuri consigli provinciali riformati diventeranno assemblee non elettive composte dai Sindaci. Niente niente che chi dalla Provincia di Biella è uscito dalla porta come assessore o consigliere, mira a rientrare dalla finestra in qualità di Sindaco del paesello?
(giulianoramella@tiscali.it)
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