Seguici su

Senza categoria

La forza della vita

Pubblicato

il

Domenica mattina ho aperto la mia pagina Facebook e vi ho trovato, tra l’altro, quattro brutte notizie che il Direttore aveva postato. Una lite tra uomo e donna con epilogo dai carabinieri, un uomo trovato morto vicino a una cascina, un incidente di moto e uno d’auto che dalla foto non promette nulla di buono. A questo si aggiunge il post di un cugino, per ricordare ciò che di più tragico si compì negli anni ‘90 in Africa; il genocidio rwandese di 20 anni fa. Ma il dovere di memoria merita un grande rispetto e una adesione convinta.

Domenica mattina ho aperto la mia pagina Facebook e vi ho trovato, tra l’altro, quattro brutte notizie che il Direttore aveva postato. Una lite tra uomo e donna con epilogo dai carabinieri, un uomo trovato morto vicino a una cascina, un incidente di moto e uno d’auto che dalla foto non promette nulla di buono. A questo si aggiunge il post di un cugino, per ricordare ciò che di più tragico si compì negli anni ‘90 in Africa; il genocidio rwandese di 20 anni fa. Ma il dovere di memoria merita un grande rispetto e una adesione convinta.

Una facebookiana mi aveva già anticipato « che brutte notizie oggi ». Scrissi che pensavo la stessa cosa, ma chiedevo al Direttore perchè non fare una pagina di « buone notizie » ; qualcosa di buono succederà pure ?! Il Direttore mi rispose con finezza « oggi c’è un sole meraviglioso…vedessi che montagne ». L’ho incalzato riscrivendo « dunque, facciamo la pagina delle buone notizie », visto che esistono.

Tutto tace: forse si sta pensando se le « buone notizie » fanno sensazione e i lettori sono interessati. Aspetto risposte. Ma qui aggiungo che, sempre domenica mattina, quando faceva ancora buio e il cielo era terso dopo un furioso temporale notturno africano, il fumo che usciva dal vicino vulcano, rifletteva uno splendido colore arancione, quello della lava incandescente che gorgoglia a pochi metri dal bordo del cratere. Le meraviglie esistono ancora. Ma forse non fanno notizia.

Giornali e telegiornali sono una carrellata di cattive notizie. Fanno il loro mestiere e lo fanno bene: aerei che cadono e case che crollano, terremoti, tragedie famigliari, furti e omicidi, rapimenti, estremismi internazionali da decine di morti ogni volta, incidenti, abusi sui bambini, guerre e guerriglie… Col lavoro che faccio posso allungare la lista a dismisura. 20 anni fa, quando mi occupavo della Radio Diocesana Linea Verde, inventai una rubrica dal titolo « Buone Notizie » che andava alla ricerca di qualcosa che funzionasse, che fosse bello e buono, che avesse procurato ottimismo, gioia, soddisfazione. Era una ricerca difficile, chiedeva tempo. Non nuovo, il proverbio che un albero che cade fa più rumore di una foresta che sta in piedi. Malgrado che si tagli con disinvoltura…di foreste ce ne sono ancora e stanno in piedi ! Le vogliamo vedere ? Chiediamo che ce le facciano vedere? Senza mettere la testa sotto la sabbia per non vedere e sentire le brutte notizie che pure esistono, è forse giusto riequilibrare un po’ le cose; se il brutto della storia dovrebbe insegnare a non ripeterla, il bello e il buono dovrebbero non far perdere la speranza e aiutare a vivere. Intanto scelgo: migliaia di ragazzi di strada che hanno ritrovato il cammino della scuola o dei corsi professionali per poter vivere di un lavoro onesto domani; migliaia di bambini salvati dalla contaminazione dell’HIV/AIDS nel ventre della madre grazie al controllo della trasmissione materno-fetale; migliaia di giovani che hanno abbandonato i gruppi armati per impegnarsi nel sociale e testimoniare che non conviene mettersi su quella strada; le famiglie che si ricompongono dopo lunghi tempi di dolorosa separazione per una fuga da una guerra o da una catastrofe; uomini e donne cristiane, protestanti e musulmane che si ritrovano insieme per vivere, pregare, lavorare, fare politica. E queste foglie – nella mia foto del 2004 in Haiti – spuntate tra massi e pietre violentemente rotolate a valle dalla furia devastratrice delle acque. Fu la buona notizia che la vita ricominciava; che la vita è sempre più forte !

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook