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Ma il bello esiste davvero
Che cos’è Bello? Mi capita davvero di fermarmi per una manciata di minuti e pensarci, cadenzialmente ogni giorno.
Che cos’è Bello? Mi capita davvero di fermarmi per una manciata di minuti e pensarci, cadenzialmente ogni giorno.
Lo cerco, mi circonda e, trascorso ogni mio anno che gira i tacchi e se ne va, voglio vivere sempre più con torcicollo e naso arricciato all’insù. Ma se balconi barocchi e nuvole cotonate sono facili da amare, perché non è altrettanto semplice riconoscere il Bello con il naso all’ingiù?
Questa mattina uggiosa, fuori dalla mia finestra, la moltitudine di vetture parcheggiate davanti al mio campanello per l’ultimo saluto a una giovane mamma era, silenziosamente in lutto, la Bellezza. Come lo è, tentare di afferrare ciò che ti sta offrendo la vita, nonostante i lunedì del 2016 paiano annoiati come quelli dell’anno precedente. Le montagne, che finalmente candide mi accompagnano taciturne ogni mattina, sono bellissime, e persino l’auto che ho ereditato senza pneumatici termici, né catene a bordo riesce ad essere un poco poetica, a pensarci.
Il banale poter decidere, in quegli annoiati lunedì, di essere qualcuno per qualcuno che non avrebbe mai voluto prenderti sul serio è una rivincita bella.
Anzi, bellissima. Una caramella al centro prelievi.
Spaccanapoli di sfuggita sotto la pioggia. Bowie che se ne va, facendomi rispolverare le sue canzoni dalla mensola del salotto. Iniziare ad apprezzare, quando capita, la pace di pastelli e un album da disegno non contaminato dalla mia loquacità patologica, stridula sedici ore su ventiquattro: musica bellissima, il silenzio.
Tentare di ragionare sempre con il proprio motore, anche durante quest’anno che ci ha regalato ancora una volta il suo buongiorno.
E magari procurarsi pure un paio di gomme invernali, già che ci siamo!
Che sia un felice anno contaminato dal Bello, per la sottoscritta, e per voi tutti.
Silvia Serralunga
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