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Oropa, stazioni sciistiche chiuse: «Si tratta di un danno irreparabile»

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Il danno per gli impianti chiusi in questo periodo non sarà recuperabile nel corso della stagione. Chiudere prima e durante le feste natalizie le stazioni sciistiche rappresenta “un danno irreparabile”. Gionata Pirali è sconsolato: «Con questa neve – aggiunge il presidente delle Funivie di Oropa -. ci sarebbero le premesse per una stagione ampiamente positiva, invece, prendiamo atto che il Governo abbia bloccato le attività sciistiche fino a gennaio. Ci tengo a precisare: la salute dei cittadini è una priorità assoluta. Il punto però è un altro: la mancanza assoluta di dialogo tra le parti. A Roma hanno deciso che lo sci all’aperto va bloccato, punto e basta. Insieme a tutti gli operatori del settore, invece, chiedevamo di poterci sedere intorno a un tavolo a discutere sulla base di dati certi, scientifici».


Condivido in pieno le parole di Giampiero Orleoni: «Niente e nessuno ha dimostrato che le piste e gli impianti da sci siamo potenziali focolai più di altre realtà. Anzi, sarebbe proprio il contrario. E allora? Perché non aprire un confronto autentico per vedere quali e quante misure di prevenzione servono per poter far accedere agli impianti più persone possibile in un contesto di assoluta sicurezza? Gli sport invernali rappresentano lavoro per migliaia di persone, in Italia. E anche per noi a Oropa ci sono molti posti di lavoro in ballo, magari anche solo stagionali. Il Governo centrale pare però non essere interessato a queste persone e alle loro famiglie. Aprire a gennaio inoltrato significa crearci un danno che non potremo mai recuperare».
p.l.b.

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