Attualità
«Non solo ho dovuto chiudere il locale per il Dpcm, mi è stata anche staccata la luce senza preavviso»
È un momento buio per il Bar Italy di via Ivrea. Non solo metaforicamente, ma anche letteralmente: a causa di un ritardo nel pagamento dell’ultima bolletta della luce, è stata staccata la corrente del locale senza alcun preavviso. Un fatto che destabilizza ulteriormente il già precario andamento degli affari, lasciando spiazzato e ancor più demoralizzato Gennaro Donadio, gestore dell’attività in questione, aperta un anno fa: «in questi ultimi nove mesi ho lottato di continuo per non soccombere. Nonostante le difficoltà, sono sempre riuscito a pagare bollette salate, ma con il protrarsi di questa situazione sanitaria e tutte le conseguenze annesse, diventa sempre più arduo fare fronte a tutti i costi nelle tempistiche previste. Sono stati promessi dal governo bonus e aiuti economici di vario tipo, ma al momento la somma che ho ricevuto non copre nemmeno un’esigua parte di tutte le spese necessarie a portare avanti un’attività come la mia. La cabina di regia dello stato dovrebbe bloccare queste spese per sostenere le attività in difficoltà, in particolare quelle presenti all’interno delle zone rosse. Vanno prese misure vere e radicali e non solo annunci e propaganda. La situazione è gravissima».
Sono tempi duri, anzi drammatici, soprattutto per coloro che continuano ad avere costi fissi alti, senza avere entrate. Per la maggior parte di essi è diventato difficile arrivare a fine mese, figuriamoci pagare le bollette. L’emergenza non è solo sanitaria, ma anche economica e sociale. I gestori di attività come quella di Gennaro Donadio chiedono a gran voce di essere ascoltati e sostenuti per trovare una via di uscita da questo tunnel che pare interminabile.
Sofia Parola
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