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Nasce a Biella il “Centro per l’obesità”
L’Azienda Sanitaria Locale di Biella è infatti in possesso delle strutture necessarie e delle professionalità per attivare un centro di Chirurgia Bariatrica e far fronte così ad una patologia, l’obesità, che risulta tra i maggiori problemi di salute del secolo, con una diffusione nei paesi industrializzati, ed in quelli in via di sviluppo, che sta crescendo rapidamente.
Nasce nel nuovo ospedale dell’ASL BI il “Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica”.
L’Azienda Sanitaria Locale di Biella è infatti in possesso delle strutture necessarie e delle professionalità per attivare un centro di Chirurgia Bariatrica e far fronte così ad una patologia, l’obesità, che risulta tra i maggiori problemi di salute del secolo, con una diffusione nei paesi industrializzati, ed in quelli in via di sviluppo, che sta crescendo rapidamente.
L’obesità comporta un aumento del rischio di morte prematura, rappresentando uno dei maggiori fattori determinanti di molte malattie, come il diabete mellito di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, disordini muscolo-scheletrici e respiratori, nonché alcuni tipi di tumore (enometrio, mammella, prostata, colon).
In Italia, la popolazione obesa è di circa 5milioni (il 10,3% della popolazione complessiva), di cui 900mila persone sono eleggibili al trattamento chirurgico (il 17% degli obesi italiani). In Piemonte, gli obesi sarebbero più di 300mila e di questi oltre 57mila eleggibili per la chirurgia, secondo le linee guida europee per il trattamento dell’obesità. Ciononostante, l’attuale risposta all’obesità fornita dalle strutture sanitarie è inadeguata su tutto il territorio nazionale: se in Italia i pazienti operabili sono circa 900mila, gli interventi di Chirurgia Bariatrica effettuati nel 2011 sono stati poco più di 10mila ed, in particolare, in Piemonte sono stati solo 236. Attualmente, nella regione Piemonte l’unico centro attivo per la Chirurgia Bariatrica è l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino.
Il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL BI verrà attivato già nei prossimi mesi nel nuovo ospedale e il servizio si caratterizzerà per la convergenza di più specialità: Chirurgia, Dietologia, Psichiatria, Diabetologia, Anestesia. Attualmente, a Biella, negli ambulatori di Dietologia, ogni anno vengono effettuate circa 400-450 nuove visite in pazienti obesi; di questi, il 10% sono affetti da grave obesità e possono, dunque, rientrare tra le persone da indirizzare ad una valutazione per le indicazioni alla Chirurgia Bariatrica (o Chirurgia dell’Obesità). Ciò significa che ogni anno circa 40 pazienti biellesi potrebbero essere sottoposti ad intervento chirurgico, a cui si aggiungono altri pazienti diabetici con scarso controllo metabolico.
Con l’attivazione del “Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica”, il paziente obeso preso in carico dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ed il paziente diabetico preso in carico dalla Diabetologia e dalla Dietologia per i quali è possibile ricorrere all’intervento chirurgico verranno indirizzati alla Chirurgia ad Alta Complessità del nosocomio, diretta da Roberto Polastri per procedure restrittive e malassorbitive. In questo contesto, gli anestesisti dovranno valutare il rischio perioperatorio del paziente in base alla sua situazione clinica e all’intervento proposto: «Le procedure chirurgiche restrittive (Sleeve Gastrectomy) diminuiscono l’apporto alimentare attraverso una riduzione delle dimensioni dello stomaco -spiega il primario della Chirurgia biellese-; in tal modo, aumenta la sensazione di sazietà dopo i pasti. Le procedure malassorbitive (By Pass Gastrico), invece, limitano l’assorbimento dei nutrienti. La terapia chirurgica sugli obesi eleggibili all’intervento è l’unica forma di trattamento che consente la guarigione duratura, ma è l’approccio multidisciplinare a fornire all’intervento chirurgico una maggiore efficacia sul lungo termine: dietologo, diabetologo, psichiatra aiutano il paziente a porsi obiettivi comportamentali specifici tanto sulla modifica dello stile alimentare, quanto sullo stile di vita quotidiano».
Si consideri che per quantificare l’eccesso di peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo si utilizza l’indice di massa corporea (BMI = peso/altezza²). Si parla di soprappeso quanto il rapporto è compreso tra 25 e 29 e di obesità quando il BMI è superiore o uguale a 30. Il paziente obeso eleggibile alla Chirurgia Bariatrica ha un’età inferiore a 60 anni (con possibilità di estendere tale soglia a 65 anni, previa discussione del caso da parte dell’équipe multidisciplinare) e ha un indice di massa corporea superiore a 40 (oppure maggiore di 35 e con più patologie associate). Inoltre, sono eleggibili a questo tipo di chirurgia i pazienti diabetici con scarso controllo metabolico.
Dopo l’intervento in sala operatoria, l’ammalato continuerà ad essere seguito con controlli periodici presso i servizi di Dietologia, Diabetologia e Psichiatria, come spiega Michelangelo Valenti: «Ciascuno degli specialisti coinvolti ha un ruolo specifico ed accompagna il paziente in ogni fase del percorso ospedaliero, nel cambiamento degli stili di vita e fornisce il supporto psicologico necessario per affrontare anche il cambiamento fisico. Tuttavia, essendo l’obesità una patologia ad andamento cronico, è il Servizio di Dietologia a prendere in carico il paziente e a seguirlo nel tempo, inserendolo, nell’ambito di un programma di follow-up condiviso, in percorsi a vario grado di intensità diagnostico/terapeutica. Inoltre, poiché la Dietologia dell’ASL BI è centro accreditato della Regione Piemonte per la nutrizione clinica, è ipotizzabile che il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL di Biella possa intercettare la domanda proveniente dalle altre aziende sanitarie del Piemonte».
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