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Dichiarata la guerra alla vespa velutina

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Più di 230 persone, tra operatori della sanità, apicoltori, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, sabato hanno partecipato al convegno “Apicoltura – Ambiente e Salute IV – Le nuove sfide”, che si è svolto nella sala convegni del nuovo ospedale dell’ASL BI.

Più di 230 persone, tra operatori della sanità, apicoltori, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, sabato hanno partecipato al convegno “Apicoltura – Ambiente e Salute IV – Le nuove sfide”, che si è svolto nella sala convegni del nuovo ospedale dell’ASL BI.

Organizzato dal Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, in collaborazione con l’Associazione Biellese Apicoltori, l’evento ha focalizzato l’attenzione sui rischi per l’ambiente legati ad una nuova minaccia: la Vespa Velutina, volgarmente chiamata calabrone asiatico. Si tratta di un insetto che preda di preferenza le api, procurando gravi danni agli alveari, fino alla perdita di intere famiglie.

I veterinari, i medici e i tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale di Biella, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Biellese Apicoltori e con l’aiuto di esperti a livello nazionale, hanno offerto un aggiornamento al pubblico presente per prevenire la diffusione della Vespa Velutina, intervenendo in modo corretto ed incisivo a tutela dell’ambiente e delle api, queste ultime vere e proprie sentinelle dello stato di salute dell’ambiente stesso.

«L’adesione al convegno è stata notevole – è il commento di Luca Sala, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI -, segno che l’argomento interessa. Va detto che, al momento, la Vespa Velutina non è presente nel territorio biellese, ma è comunque importante tenere alta la guardia e “istruire” le persone affinché eventuali avvistamenti vengano segnalati tempestivamente al Servizio Veterinario o all’Associazione Biellese Apicoltori per un intervento immediato. Ora lavoreremo ad un depliant che conterrà una serie di informazioni utili per riconoscere questo insetto e le modalità per segnalarne la presenza».

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