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Meglio il cinghiale del sindaco
In questi giorni mi sono chiesto a cosa possa arrivare un candidato sindaco pur di ottenere la vittoria. Magari pur di ottenere il quorum necessario all’elezione anche se candidato di una lista unica.
In questi giorni di violenza mi sono chiesto quanta intelligenza amministrativa ci sia nelle parole di un sindaco che per accontentare la solita piccola lobbie di cacciatori dichiara sui giornali d’aver emesso un’ordinanza che da il via alla creazione di squadroni della morte composti da valorosi omuncoli dotati di un fucile che impatterà la sua forza letale contro povere creature indifese.
Il sindaco di Salussola è un uomo saggio, ci insegna con tutta la potenza della sua virtù amministrativa e umana che ciò che disturba o danneggia va abbattuto.
I cinghiali attraversando la strada provocano incidenti stradali e vanno abbattuti…poco importa se su quella strada sfrecciano auto guidate da persone ubriache che spesso causano la morte di tanti innocenti e nemmeno fanno un giorno di carcere. Il cinghiale non ha parola, non ha avvocati ed un sindaco con le palle può decidere che va ucciso.
Il cinghiale danneggia i raccolti e va abbattuto. Dunque secondo il sig. Cabrio chi danneggia il frutto del lavoro umano va abbattuto? Questo vale per tutti? Per chi il sabato sera distrugge vetrine dei negozi in centro città? Per chi imbratta muri e monumenti storici? Per chi rapina e uccide pensionati nelle loro case?
No. Il sindaco le idee le ha molto chiare. Pagano i deboli, quelli che non hanno la capacità di aspettarti sotto casa per chiederti di cosa stessi parlando.
E’ giusto insegnare ai giovani che i deboli vanno colpiti, siano essi cinghiali, caprioli, senza tetto, persone fragili.
Caro Sindaco Cabrio, i suoi valori e le sue dichiarazioni sono una vergogna per chi come me, e mi creda siamo in tanti, porta rispetto per la vita, sempre e comunque, anche quando da fastidio.
Vede caro sindaco, tra me e lei c’è una grande differenza. Quello che ha detto e ordinato mi da estremamente fastidio, mi danneggia, ma al contrario suo io impugno una penna non un fucile, forse perchè ho una cultura diversa, forse perché la mia anima e la mia sensibilità è più vicina a quella di un cinghiale che non alla sua.
Alberto Scicolone
La rubrica di Alberto Scicolone viene pubblicata ogni mercoledì sul bisettimanale La Nuova Provincia di Biella in edicola a solo 1,20 euro.
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