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Andornesi ignoranti?

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Il giornalista a cui è “sfuggita” (?) la frase “GLI ANDORNESI SONO IGNORANTI”, ha mancato nella sua funzione, ammettendo di non essere in grado nè di rispettare le persone nè tanto meno di essere stato capace di erudire e comunicare.

Riceviamo e pubblichiamo un commento di Deanna Gatta.

Insegnante e giornalista, due professioni di alto valore etico.

L’insegnante guida gli allievi a crescere come persone, intellettualmente e culturalmente. Allo stesso modo il giornalista svolge un’azione educativa, informando, chi era prima un discente, divenuto poi cittadino a pieno titolo. Si sa che insegnanti e giornalisti formano, più degli altri, la popolazione di un Paese, esercitando un’influenza che può essere  positiva e di crescita o negativa e di degrado culturale e civile.

Ma non tutti hanno le capacità di professare correttamente queste professioni. Non ce l’hanno gli insegnanti che non riconoscono nei loro alunni le unicità del loro modo d’apprendere. Non ce l’ha il giornalista che non rispetta i suoi lettori, coloro che pagano per comperare il giornale su cui scrive. Per inciso si ricorda la Carta dei doveri del giornalista che fa espresso riferimento ad un censurabile atteggiamento denigratorio, che è ammesso solo se di rilevante interesse pubblico.

L’insegnante che non sa rapportarsi con i suoi scolari nel rispetto della individualità di ognuno o che, ancor peggio, apostrofa in malo modo i piccoli a lui affidatogli, dovrebbe cambiare impiego, magari dedicandosi ad un’attività manuale che tante soddisfazioni pare offra, liberando la mente dallo stress.

Lo stesso dicasi per un giornalista che bolli una parte dei suoi lettori come “ignoranti”. Molto triste per lui, perchè il giornalista sta ammettendo di avere fallito la sua missione: non è stato infatti in grado di comunicare, d’ informare, di diffondere le notizie in modo tale che i cittadini imparassero e non rimassero nell'”ignoranza.”

Perciò il giornalista a cui è “sfuggita” (?) la frase “GLI ANDORNESI SONO IGNORANTI”, ha mancato nella sua funzione, ammettendo di non essere in grado nè di rispettare le persone nè tanto meno di essere stato capace di erudire e comunicare.

Anche a questo professionista gioverebbe altra attività, sempre manuale, che lo sollevasse dalle tensioni che evidentemente non riesce più a reggere e che gli permettesse di tutelare il suo equilibrio psico –emotivo.

Una cittadina tra i 3000 andornesi “ignoranti”

Deanna Gatta

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