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Lezioni fino al 30 giugno, test rapidi, trasporti potenziati, orari scaglionati: Governo e Regioni trattano l’intesa

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Importante riunione sul futuro dell’attuale anno scolastico tra i ministri Azzolina, Boccia, Speranza, De Micheli, Lamorgese e i rappresentanti delle Regioni.

Tra le misure previste, troviamo bus privati per assicurare il servizio pubblico, militari per i tamponi agli studenti, scuole aperte di pomeriggio con ingressi scaglionati. Tra gli argomenti accennati, anche quello del calendario scolastico nell’ottica del recupero per i bimbi più fragili e per chi ha perso alcuni apprendimenti. Governo e Regioni hanno convenuto sul fatto che il tema sarà affrontato più avanti.

Le Regioni dovranno rivedere i calendari scolastici allungandoli, se necessari, fino al 30 giugno (ad eccezione per terza media e quinta superiore) in modo tale da recuperare il gap di apprendimento generato dalla didattica a distanza.

Alle Regioni il governo chiede di riorganizzare il servizio tenuto conto di smart working e aperture scaglionate dei negozi. Le autorità locali dovranno anche organizzare uno screening a tappeto sulla popolazione scolastica e somministrare i tamponi rapidi anche grazie all’ausilio di militare.

L’obiettivo è quello di chiudere tra lunedì e martedì il documento sulla ripartenza di gennaio dopo la riunione di oggi.

“Oggi è stata una riunione di coordinamento per raccordare le posizioni di tutti e ci si rivede settimana prossima per tirare le somme in un documento condiviso”. Così il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia.

“In merito alle imminenti proposte di riorganizzazione della rete dei trasporti, in vista della riapertura di gennaio, auspichiamo l’individuazione di soluzioni flessibili e concertate di volta in volta con gli enti locali e le Istituzioni scolastiche autonome, per evitare soluzioni centralizzate non modulate sulle reali esigenze del contesto territoriale”. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli.

“Come abbiamo scritto nel documento approvato ieri all’unanimità dal Consiglio Nazionale Anp – aggiunge – la dirigenza scolastica, sulla scorta della conoscenza del contesto, è in grado di modulare l’organizzazione del servizio raccordandosi con gli altri attori territoriali e può, al contempo, governare efficacemente i processi di apprendimento anche in condizioni di straordinarietà”.

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