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La vita è una questione di scelte
In questi giorni tantissime persone da tutta Italia mi stano telefonando per sapere come poter adottare un agnellino strappandolo a un destino già scritto da una barbara tradizione. Persone del Veneto, della Toscana , della Sicilia, dell’Emilia e della Romagna. Come in ogni iniziativa ritrovo lo spaventoso abisso fra la gente comune, capace di una straordinaria sensibilità e quelli che stanno “in alto”…quasi a dimostrare che se vuoi salire nelle gerarchie umane devi per forza scendere in quelle care agli Dei.
Nella vita c’è chi decide di battersi per gli ideali e chi decide di dimenarsi tra i più bassi giochi della tattica umana pur di mantenere una posizione sociale che gratifichi il suo ego.
Le differenze di spirito e d’animo dividono gli uomini davanti alla storia e non davanti alla catalogazione umana dei ceti sociali e della notorietà.
Allora cominciamo a tracciare alcune differenze, alcune visioni del mondo che non rendono di me un soggetto di cui sorridere e classificare come folle ma piuttosto altri come uomini normali, lontani dal quella grazie d’animo concessa a tanti ma non a tutti.
Chiariamo in primis che fare una cosa non esclude l’altra ma l’educazione di una nuova gioventù capace d’essere diversa richiede delle scelte…
Cominciamo… Tra sollevare una coppa per guadagnare consenso e sollevare un agnellino strappato al macello e regalarle la vita scelgo la seconda opzione o ancora meglio entrambe se sono certo che l’obiettivo non è quello della macchina fotografica.
Fra intitolare una p.zza al grandissimo Lucio Dalla o a De Cubertain e dedicare un’area verde ad una giraffina simbolo della crudeltà umana verso i senza voce opto senza dubbio almeno per entrambe le cose. Lo sport e la musica sono amici della vita e non spot della politica.
Se devo scegliere fra spendere i miei soldi per aiutare chi ha fame con del cibo oppure tappezzare di manifesti la città promettendo di farlo…preferisco la prima opzione perché in attesa di una promessa con carta e colla non si fa un panino.
Se devo scegliere fra il saluto sincero di un ragazzo seduto ai giardini sfatto, ubriaco, senza futuro che ancora è capace di vedermi come un uomo e la stretta di mano interessata di chi mi vede come un voto…scelgo il primo…sempre!!!
La vita è questione di scelte e dopo tutto se a noi è dato d’essere sognatori e grazie a chi non dorme mai per paura di perdere il treno di una celebrità effimera
Alberto Scicolone
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