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Io, Elisa, che amo le nuvole

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Caro diario. Il calore dei raggi del sole mi ha accarezzata anche questa mattina, anche se, ancora una volta, non mi sono svegliata nel mio lettino, al caldo, sotto le mie coperte. Non mi ricordo come ci sono finita quassù, però questi batuffoli di nuvole non sono poi così scomodi. Scendo dal mio soffice nido, seguendo come un segugio la scia di profumo della mia colazione, e trovo tutti ad attendermi, già seduti attorno a un grande, enorme tavolo impalpabile color grigio perla, quasi argenteo tanto brilla.

I miei fratelli mi mancano molto, la mamma e il papà di più ancora. Quando ci penso tanto intensamente, ecco che, ovunque io sia, magicamente le punte dei miei capelli lunghi e biondi si sgretolano, diventando polvere di stelle, brillantini tridimensionali che catturo e soffio forte giù da loro, sperando che non si dimentichino di me: li osservo, li vedo abbracciarsi e sorridere alla magia, so che non mi dimenticheranno mai. E’ proprio ad ogni pasto che la mia nuova famiglia allargata si riunisce. Sono momenti davvero speciali della mia giornata. Si ride e si scherza tutti quanti assieme, come se fossimo centinaia di migliaia di protagonisti di una bella festa, a cui si possono aggregare sempre nuovi, simpatici commensali di ogni età e tipologia, e dove si possono assaporare le nuvoline allo zucchero filato gusto fragola, che mi piacciono tanto, o le nuvoline al miele, una ghiottoneria. Poi partono i giochi infiniti. Rotolare giù come una palla per le verdi colline ancora umide di rugiada è divertentissimo.

La sensazione di fresco sulla mia pelle, bianca e delicata, mi allevia dalla calura del sole arancio fuoco che, buono, mi sorride, tanto vicino alla mia mano tesa che potrei quasi toccarlo, se solo lo volessi. Non mi annoio mai qui, nessuno di noi si annoia, non c’é tempo per annoiarsi. Il tempo non esiste, la noia non esiste. In queste distese erbose, solo stornelli gioiosi e allegri schiamazzi di divertimento. Cascate d’acqua cristallina a formare immense piscine naturali;  salti, tuffi e isolotti gonfiabili, dove posso fermarmi a leggere un buon libro, cullata dalle dolci increspature di questo paradiso, che è la mia nuova casa.

Quando, poi,  l’arcobaleno fa capolino tra le mie amate nuvole, mi arrampico sui suoi vividi colori, mi corico supina, e scivolo via, sulla scia del rosso o dell’indaco, i miei colori preferiti. Il luna park più bello della Terra non è niente confrontato allo spettacolo di cui godono ogni giorno i miei occhioni blu, felici. Più tardi, festeggeremo in mio onore attorno ad un falò di nuvole, con balli, canti e risate. Ho intrecciato le coroncine di fiori e ho indossato il vestito rosa, quello lungo con lo strascico e la schiena scoperta, perché desidero che tutti i miei nuovi amici vedano le piccole ali candide che mi sono spuntate tra le scapole: anche io sono diventata ufficialmente un membro della famiglia, una di loro. Sono felice, e il mio sorriso è impresso sul mio volto: qui, io sto bene.

Elisa, io non so dove tu possa trovarti in questo momento. Mi auguro unicamente che questo luogo possa assomigliare il più possibile a quello che spera la mia fantasia, per te.

Silvia Serralunga

 

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