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Invasione di cimici asiatiche: “Siamo pronti a combatterla”
Invasione di cimici asiatiche: “Siamo pronti a combatterla”
Anche nelle provincie di Vercelli e Biella ci si aspetta nei prossimi giorni il boom della “cimice marmorata asiatica”, un insetto originario dal sud est asiatico che non ha competitori tra gli insetti locali. Con il ritorno del caldo, puntuale torna l’invasione, in tutto il Nord Italia. Monitorata per la prima volta in Emilia Romagna nel 2014, nel 2016 questo insetto è arrivato nelle nostre provincie causando danni specialmente nella zona frutticola del vercellese, dove nel 2017 sono state danneggiate circa il 30% delle produzioni, secondo stime di Coldiretti, che torna a portare l’attenzione su questa emergenza.
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Più grande della cimice comune, quella asiatica (Halyomorpha halys) è anche più vorace: colpisce ortaggi, piante in vivaio, soia, mais, frutta, che punge e deforma. È anche più prolifica: deposita le uova almeno due volte l’anno con 300-400 esemplari alla volta.
Quest’anno ci si aspetta una nuova invasione, con un numero di esemplari maggiore rispetto allo scorso anno perché le temperature miti dell’inverno ne hanno facilitato la sopravvivenza, ma la task force messa a punto lo scorso anno, in cui Coldiretti è stata parte attiva con i suoi tecnici, è già ripartita e, in base ai risultati del 2018, le speranze di riuscire a limitare la proliferazione della cimice e i danni sono buone.
Nel 2018, infatti, Coldiretti Piemonte, insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, a Fondazione Agrion e al Gruppo Ferrero hanno istituito un osservatorio per allargare e approfondire la ricerca sulle strategie di lotta alla cimice asiatica. Sono state installate centinaia di trappole, di cui una quindicina nella provincia di Vercelli e Biella, in particolare intorno alla zona del lago di Viverone, dove sono particolarmente presenti questi insetti. Grazie alle catture si è monitorato il ciclo di vita delle cimici e si è studiato quando procedere ai trattamenti in maniera più efficace e tempestiva per poterle colpire, diminuendo in modo significativo trattamenti e danni. Nelle sole provincie di Vercelli e Biella nel 2018 si è registrato solo il 5/10% di raccolto frutticolo danneggiato. Coldiretti Vercelli-Biella ha coinvolto anche le autorità locali, contribuendo a informare la popolazione e collaborando con i sindaci per ottimizzare le attività di contrasto.
Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli – Biella, spiega: “Stiamo al momento riuscendo a contenere il fenomeno grazie a trattamenti mirati ed alla costante azione di monitoraggio dei nostri tecnici che, visti i risultati, non si fermerà. La sinergia sui territori ha reso possibile lo studio di strategie appropriate, adottando i metodi più sostenibili, con una particolare attenzione all’ambiente al fine di salvaguardare la qualità delle produzioni. È importante proseguire a marcia spedita con la ricerca per interventi a basso impatto ambientale, attività già avviata con importanti centri universitari”.
Si è trovato anche un antagonista naturale, sempre proveniente da Oriente, per ora monitorato in maniera sperimentale: si tratta della cosiddetta “Vespa Samurai” (Trissolcus japonicus). La Commissione Agricoltura del Senato ha approvato all’unanimità ad aprile una risoluzione che impegna il governo ad approvare rapidamente il decreto ministeriale per l’immissione di specie e popolazioni non autoctone di organismi antagonisti di insetti alieni nel territorio italiano e ad accelerare le altre fasi dell’iter per autorizzare l’uso della vespa samurai, antagonista naturale della cimice, e Coldiretti chiede che sia data la massima priorità ad accelerare quanto più possibile le fasi dell’iter di autorizzazione in modo da consentire l’azione in campo contro la cimice asiatica già durante la campagna agricola 2019.
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