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Il martedì nero del trasporto ferroviario
Renzo Belossi: “Arrivati a Santhià, ci viene comunicato che il convoglio n.2005 diretto a Milano Centrale arriverà con ritardo di soli 45 minuti causa guasto al treno e poi annuncio di guasto alla stazione di Chivasso…”
Riceviamo e pubblichiamo.
Non resta che scrivere per far sentire il senso disattenzione che Trenitalia riserva quotidinamente ai pendolari.
L’ultimo caso che va raccontato è di martedì scorso, 24 febbraio. Come ogni mattina mi reco alla stazione di Biella S.Paolo, come tantissimi biellesi, per poter raggiungere quella di Santhià e prendere il treno diretto a Milano; arrivato a Santhià ci viene comunicato che il convoglio n.2005 diretto a Milano Centrale arriverà con ritardo di soli 45 minuti causa guasto al treno e poi annuncio di guasto alla stazione di Chivasso, mah!!!
Stupore generale e richieste di spiegazioni agli addetti al movimento, nel frattempo il ritardo sale a ben un’ora, tant’è che alcuni pendolari inviperiti, vedendo che pure il treno per Milano Porta Garibaldi delle 8.12 veniva soppresso, chiedono che il frecciabianca che passa obbligatoriamente per Santhià si fermi, per poter arrivare a un’ora decente a lavoro, ovviamente la risposta è stata “assolutamente NO non si può”, di fronte a tale risposta alcuni, esperati dalla situazione, protestano e cercano di occupare i binari. Parapiglia generale, intervento dei Carabinieri, discussioni, per poi sentire annunciare che il treno frecciabianca si fermerà. Ma non era possibile gestire la situazione in modo diverso? Ma non sarebbe stato meglio spiegare il problema è cercare una soluzione, senza arrivare a tanto?
Ormai si vive una situazione vergognosa, chi prende i treni tutti i giorni, per lavoro, per studio, per altri motivi, e paga regolarmente biglietto o abbonamento, per poter avere un minimo di ascolto e di comprensione da parte di Trenitalia è costretta a minacciare gesti forti e mi raccontano che non e la prima volta che accade ciò e di fronte a questi episodi anche l’impegno, oggi come ieri, dell’Associazione Pendolari, dei Parlamentari locali, dei Consiglieri regionali, viene vanificato, ed è come ricevere un schiaffo collettivo.
Non è ammissibile che chi sostiene il sistema ferroviario, ovvero i pendolari, sia trattato in questo modo, mi auguro vivamente che la Regione Piemonte, come promesso, proceda ad effettuare quanto prima le gare per la gestione del servizio ferroviario, con la speranza di avere un gestore sulle nostre tratte che finalmente possa essere più serio, che sappia garantire treni in orario, che abbia interesse anche un minimo di più rispetto a Trenitalia di investire sul materiale rotabile regionale, ormai al collasso.
Vorrei ricordare a Trenitalia che non esiste solo il frecciarossa, comodo e utile per caritá, ma esiste anche il trasporto ferroviario regionale, che benché tutto rimane uno dei principali sistemi di trasporto utilizzato dai piú, su cui si dovrebbe puntare (come avviene e nella gran parte di Stati europei), anche per promuovere un sistema di mobilità sostenibile e più rispettosa dell’ambiente.
Renzo Belossi
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