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Grazie medici e infermieri di Biella, mi avete salvato e non mi avete mai lasciato solo

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Riceviamo e con piacere pubblichiamo

Sono un pensionato di  64 anni e sono stato malato di covid. Sono stato ricoverato per 40 giorni, ho superato la terapia semintensiva. Mi è andata bene. Scrivo questa lettera nella speranza che gli operatori sanitari dell’ospedale di Biella la leggano. Perché se non ho mai mollato lo devo a loro. Io appartengo alla categoria di coloro che pensavano che l’opinione pubblica, dopo il primo lockdown, esagerasse nel dire che medici ed infermieri sono degli eroi. E invece è proprio così. Anzi, sono molto di più. Sono degli angeli custodi. So bene che queste cose sono state dette e scritte ma vorrei portare anche la mia testimonianza. Sono una persona fortunata perché nella vita non sono mai stato solo. Ma posso dire che non mi sono mai sentito così poco solo come in quei quaranta giorni. Accanto a me non c’era la famiglia e non c’erano gli amici. Ma c’erano loro. E non sto parlando soltanto di professionalità esemplare. Mi riferisco al loro modo di essere. Percepivo cordialità, empatia, sensibilità, disponibilità, solidarietà. Tutto ciò che serve per non sentirsi disperati. Sì, questa è una lettera di gratitudine nei loro confronti. La professionalità è fondamentale ed è frutto di impegno, preparazione ed esperienza. Ma tutto il resto non sempre è dovuto. Invece loro lo mettono in campo in continuazione, senza mai risparmarsi. Non so come facciano, perché non ti possono toccare e se sorridono lo fanno dietro ad una mascherina. Ma   gli occhi  , i gesti, l’affetto, la capacità di comunicare tutto ciò che serve con gli strumenti che hanno a disposizione. Spero che sia così in tutta Italia, ma so per certo che a Biella è così. Il mio pensiero va innanzitutto alle famiglie di coloro che non ce l’hanno fatta. Voglio che sappiate che i vostri parenti non vi avevano accanto ma non erano soli, perché i medici e gli infermieri che si sono occupati di loro non li hanno mai abbandonati, nemmeno per un istante. Le parole non saranno mai sufficienti per restituire una briciola di quello che ho ricevuto da loro. Ma da quando sono tornato a casa non ho fatto altro che pensare a quale termine potesse essere più adeguato. Perdonatemi, ma mi viene in mente soltanto la parola GRAZIE.

Mocci Antioco

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