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Ex primario ricoverato in ospedale per Covid

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«Sono stato ricoverato per polmonite da Covid 19 con insufficienza respiratoria nella prima metà di novembre, dopo una decina di giorni di cure a domicilio e quando, con tutta evidenza, la malattia stava arrivando al “Bivio”. Fortunatamente sono stato aiutato a prendere la strada giusta e la sofferenza è stata più legata alla paura e ai pensieri che ti vengono in tale situazione che alle problematiche strettamente fisiche».
E’ questa la testimonianza pubblica di Guido Fusaro, ex direttore di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl di Biella che nei giorni scorsi è stato ricoverato in ospedale.


«Nella mia permanenza al Pronto Soccorso – è la sua testimonianza pubblica apparsa sulla pagina facebook dell’Asl – e poi in Reparto sono rimasto molto colpito da chi (medici, infermieri, OSS) si è preso cura di me. Nessun commento o lamentela su quello che a me, da quanto vedevo e da quanto sapevo dalle notizie che mi arrivavano, era evidente: che erano sotto pressione, per l’intenso lavoro e per coprire i turni, perché anche loro non sono immuni dal rischio di poter diventare positivi al virus, che la situazione di emergenza si stava trascinando da tempo e che il periodo di fronte a loro è così lungo che non se ne vedono la fine. Disponibili, concentrati, pacati e sicuri nel comunicare e nell’operare, attenti a coltivare e a mantenere quello spirito di squadra che costituiva un loro ulteriore punto di forza».


«Quando sono arrivato in reparto il mio compagno di stanza stava molto male, e dopo alcuni giorni è mancato: di nuovo sono rimasto molto impressionato dalle attenzioni con cui lo hanno circondato, senza infingimenti o piaggerie, e di come l’hanno accompagnato con partecipazione e rispetto finché hanno potuto».


«Ne sono uscito – è la conclusione – con la consolante convinzione che non siamo solo quel Paese litigioso, inconcludente, furbetto descritto dai media, dai social e troppo spesso riflesso nella politica. Convinzione di cui sono grato quanto quasi delle cure e della guarigione che ho ottenuto».

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