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Bambini modelli, giusto o sbagliato pubblicare le loro foto?

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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato sul sito la fotografia di un bambino che fa il modello per Trussardi, ovvero che posa pubblicamente per il grande stilista. La foto è stata pubblicata su Facebook dalla mamma, Federica Ugliengo. La notizia ha suscitato la reazione rabbiosa della stessa mamma che scrive al nostro direttore: “Caro Massimo De Nuzzo, ti ho cercato telefonicamente ma sei più impegnato del Presidente della Repubblica. Ti scrivo dunque per richiederti di sopprimere dal web (anche da facebook e non solo dalla versione web del vostro giornale come ho visto che è stato fatto) l’articolo che è stato pubblicato e che ha per oggetto il mio bambino modello per Trussardi.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato sul sito la fotografia di un bambino che fa il modello per Trussardi, ovvero che posa pubblicamente per il grande stilista. La foto è stata ripresa dal profilo Facebook dalla mamma, Federica Ugliengo. La notizia ha suscitato la reazione rabbiosa della stessa mamma che scrive al nostro direttore: “Caro Massimo De Nuzzo, ti ho cercato telefonicamente ma sei più impegnato del Presidente della Repubblica. Ti scrivo dunque per richiederti di sopprimere dal web (anche da facebook e non solo dalla versione web del vostro giornale come ho visto che è stato fatto) l’articolo che è stato pubblicato e che ha per oggetto il mio bambino modello per Trussardi.

“Ebbene – prosegue Federica Ugliengo – ci tengo a precisare che l’articolo è stato pubblicato senza la mia autorizzazione commettendo diversi reati: 
– violando la Carta di Treviso, ovvero la privacy di un minore in quanto avete inserito nell’articolo dati sensibili senza alcuna autorizzazione
– rubando da mio profilo personale di facebook le foto in questione 
– inserendo nell’articolo una mia dichiarazione che non ho mai rilasciato.

“Fin da ieri – prosegue Ugliengo – ti ho cercato al telefono per richiederti di eliminare tale contenuto dal web. Evidentemente, non hai nemmeno il coraggio di rispondere ad una mia telefonata che chiedeva chiarimenti. Questo non è giornalismo ma è una vergognosa strumentalizzazione di informazioni ottenute in maniera illecita e uno sfruttamento non adeguato dei social media: la notizia infatti nasce rubando un’informazione dal mio profilo personale di facebook. Chi lavora per te e tu stesso che come Direttore della testata essendone il responsabile non avete alcun rispetto delle regole deontologiche di una professione che conosco bene e che amo.
“Ci sarebbero gli estremi per richiedervi anche i danni – prosegue Federica Ugliengo – ma non mi interessa: semplicemente desidero che il materiale sia rimosso dal web e vorrei che fossero pubblicate sul giornale delle scuse per il modo scorretto in cui avete lavorato, la legge prevederebbe che un uguale spazio di quelle dell’articolo in oggetto fosse dedicato alla smentita e, ovviamente, vi vieto espressamente per il futuro di prendere spunto da qualsiasi cosa io pubblichi sul mio profilo personale di facebook. Resto a disposizione per chiarimenti e ti porgo i miei più cordiali saluti”.
Ecco la replica del direttore Massimo De Nuzzo.
1) Felice di essere più impegnato del presidente della Repubblica. Io lavoro, lui non so. Mi sa che neppure tu hai molto da fare visto il tempo che dedichi a questioni tanto stupide;

2) Hai trasformato i tuoi figli in personaggi pubblici, che posano pe
r Trussardi. Invocare la privacy è una follia;

3) Non abbiamo violato la Carta di Treviso, più di quanto abbia fatto la tv che pubblica i cartoni della minorennne Pippi Calzelunghe;

4) Quando il profilo di Facebook è aperto non si ruba nulla; accusare ingiustamente di furto è un reato;

5) La tua dichiarazione è stata presa da un profilo pubblico di Facebook, quindi non inventata;

6) Non ti ho risposto perché ero impegnato fuori Biella;

7) Di coraggio ne ho da vendere, come dimostrano 30 anni di professione di onorata professione che mi hanno portato ai vertici dell’editoria locale (scusa se sono direttore editoriale di una società quotata in Borsa);

8) Prima diventa giornalista, poi spiega, se proprio ritieni di doverlo fare, che cosa è il giornalismo;

9) Il giornale non farà alcuna smentita perché il giornale non ha pubblicato nulla, la notizia è uscita solo sul sito;

10) Ho dato disposizione di rimuovere la notizia dal sito e dalla pagina Facebook. L’ho fatto solo per rispetto nei tuoi confronto, vista la reazione che hai avuto. Tu alimenti l’effetto virale in rete con commenti diffamatori e poi chiedi a me di porre rimedio: assurdo;

11) Non sei tu a decidere che cosa noi possiamo prendere da un profilo Facebook aperto a tutti;

12) Rimuovi immediatamenti i commenti diffamatori e ingiuriosi nei nostri confronti dal web o sarò io a chiederti i danni.

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