Sale & Pepe
San… Thià, santo protettore di treni e pendolari
Dalle vette presunte di Gaglianico a quelle più tradizionali e montane della valle di Oropa per una rinascita dei territori alpini. Le idee sono tante per una ripresa del nostro territorio, ma dalle idee occorre passare alla loro realizzazione se si vuole evitare un destino che accomuna molte aree territoriali come la nostra: lo spopolamento.
Qualcuno ipotizza – in questi accenni di rinnovato interesse per la nostra terra biellese – la fine di una visione politica regionale troppo “torinocentrica” a favore di un riconoscimento – tardivo ma doveroso – del contesto piemontese nel suo complesso in cui Oropa, il suo Santuario, le sue infrastrutture restano centrali in un progetto di lungo periodo. Le funivie, è vero, sono ferme da due anni, ma uno spiraglio di luce c’è: è stato trovato un progettista di riferimento dal quale ripartire in vista della pubblicazione di un nuovo appalto integrato che potrebbe portare all’apertura cantieri per maggio prossimo.
Così, con la tappa del giro d’Italia a fare da cornice splendida alle nostre valli, si potrebbe davvero vivere una nuova stagione per Biella e il suo territorio all’insegna di uno slogan che ci dovrebbe accompagnare in tutte le scelte strategiche che ci riguarderanno per il futuro: fare la differenza. Perché, vedete, arrivare tardi in tutto è prassi ormai nota e arcinota del nostro Biellese: arrivare tardi però proponendo sempre progetti vecchi e visioni ancora più antiche equivale al non fare nulla a cui ci siamo, purtroppo, abituati. Spendere oggi le risorse nel modo corretto è diventato un must per tutte le amministrazioni cittadine che si rispettino: tutto girerà al solito intorno alle prossime scadenze elettorali (comunali, regionali, europee) tuttavia occorre essere elettori attivi e consapevoli per evitare che al libro dei sogni di certa politica non segua poi il libro delle realizzazioni.
Poi se ci si affida a qualcuno più in alto che possa ascoltare i nostri desiderata – specie in questo avvicinarsi al Natale – tanto di guadagnato. Per i trasporti, specie su binari, ad esempio, come non affidarsi ancora una volta a San Thià, santo protettore di pendolari e convogli sempre tirato per la giacchetta ma che, alla fine, pur con tanti problemi, resta centrale per garantire a coloro che dovranno definire i nostri destini ferroviari futuri un esempio di pazienza e abnegazione totale alla causa. Se dovesse stancarsi anche lui, chissà in quale direzione si sposterà: Milano o Torino? Si accettano scommesse, con la speranza che possa essere davvero un… Brianco Natale per tutti, pendolari compresi…
Luigi Apicella
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