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Sale & Pepe

Quando a Biella c’era il Maurizio Costanzo Show

“Sale & Pepe”, la rubrica settimanale curata da Luigi Apicella

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C’è stato un tempo in cui la Lucciola, le mie care quattro mura in cui ho trascorso la mia vita, è stato qualcos’altro. A metà strada tra il Maurizio Costanzo Show e Quelli della Notte del grande Renzo Arbore, la Lucciola è stata per lungo tempo, specie nelle ore serali dopo il lavoro, un autentico laboratorio sperimentale di vita vissuta, una passerella ideale in cui “a sfidarsi” a colpi di battute, scherzi, interpretazioni teatrali improvvisate erano degli autentici giganti di simpatia della nostra città.

Dei veri e propri personaggi in cerca di autore che mi hanno cambiato la vita, che erano amici veri all’occorrenza, che mi hanno insegnato a guardare le cose, anche le più difficili con ironia e con un sorriso. Che loro riuscivano sempre a tirarti fuori.

L’amico di una vita Massimo Abballe era uno di questi, ma come non ricordare anche Antonio Casolino, “ingegnere sul campo” con le sue sentenze tuttologiche (baccalà, ti faccio fare 33 capriole il suo motto preferito…) e i suoi duelli “rustichella” con il professor Antonio Stalfieri, uomo d’altri tempi, templare nel cuore e nell’eloquio altissimo, con quell’enfasi che a me ricordava tanto Gasmann ne “L’armata Brancaleone…”.

Con Massimo se ne va l’ultimo di questi cari amici, anche lui biellese d’adozione, grande appassionato di calcio, immancabile la Gazzetta dello Sport rosa sotto il braccio, con cui si giocava, tra sfottò, tornei e simpatiche provocazioni, a fare i direttori sportivi delle società di calcio blasonate. La sua… romanità veniva fuori sempre, per cui immaginatevi i botti ogni volta… Come quando durante il rifacimento di piazza Duomo, la sua attività di parrucchiere era proprio lì di fronte , mi accompagnò nella stesura di un’interrogazione all’allora amministrazione comunale per la salvaguardia dell’ultimo vespasiano rimasto in città, ovviamente facendomi tutta la storia di Roma e dell’imperatore stesso passato alla storia per il detto “Pecunia non olet”… Quante risate, quanto tempo passato insieme.

Ora che anche Massimo non c’è più è chiaro che il pensiero va con nostalgia a lui e a tutti gli amici che mi hanno accompagnato e sostenuto sempre (quando venni eletto al consiglio comunale come primo degli eletti con 361 preferenze Massimo mi fece fare una targa ricordo per celebrare quel risultato, targa che ancora gelosamente conservo…). Nostalgia sì, tanta, ma tristezza no: se penso a Massimo e agli altri amici è impossibile che non parta un sorriso, ripensando al nostro quotidiano Maurizio Costanzo Show in terra biellese. Chissà dove saranno ora, ma soprattutto chissà cosa staranno architettando ancora una volta tutti e tre insieme…

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