Palazzo Oropa: sotto le urla il niente

Finalmente. Un consiglio comunale dai toni accesi, contrapposti, seppur per una triste commemorazione, non si vedeva a Biella da anni. Lo stesso sindaco in carica, a sorpresa, ha tirato fuori una grinta d’altri tempi, quasi pre-social direi, segno che anche le acque “chete” hanno sempre un altro lato politico nascosto.

Marzio Olivero, sul tema del minuto di silenzio per l’uccisione del trumpiano Kirk, sembrava davvero una… “Furia” come sperimentato dall’omonimo esponente del PD, tuttavia mi permetto di dire, al di là della specifica ricorrenza e del momento storico delicato, nulla di nuovo sotto il sole. Titoloni e sano stupore sui giornali per questo inaspettato duello “rustichella” ma dietro le grida di reciproca appartenenza, niente di concreto che possa essere ricordato fra qualche settimana.

Quante ne ho sentite, in passato, dai banchi di palazzo Oropa di queste contrapposizioni tutte “anima e core” tra maggioranza e opposizione!! Dai fatti di Genova al G8 dei primi anni duemila, alle sfide “storiche” tra il sindaco Susta e Sandro Delmastro, alla querelle più recente del 2019 tra Moscarola e Gentile, con il primo a dare rumorosamente della “minestra riscaldata” al secondo. Ora entrambi governano insieme come niente fosse.

Tutto questo, di episodi ne potrei citare a decine, per dimostrare che al di là della facciata, delle voci urlate, dello stracciarsi le vesti, alla fine, a telecamere spente, l’accomodamento lo si trova sempre e la polemica anche la più aspra si spegne finendo al solito a tarallucci e vino (per i fatti del 2019 direi tarallucci e… Dino!!). Alla gente comune di tutti questi siparietti ideologici invariati negli anni interessa sempre poco, però sui giornali queste cose passano, ed è giusto così, perché alla fine, diversamente, in consiglio comunale ci si annoierebbe anche un po’ visto che da tempo il dibattito sulle cose concrete da fare e da realizzare è fermo ed esiste solo sulla carta.

Piuttosto, giusto per rimanere in argomento, il dato politico da rilevare non è tanto l’urlata del sindaco con Furia, quanto piuttosto l’uscita dall’aula dei gentiliani nella circostanza della commemorazione, non sfuggita ad altri osservatori. Segno, questo, che forse il fantasma del riabilitato ex sindaco Corradino, possa sparigliare certi accordi già presi in ottica “posto” nel cda della Fondazione? Tutto può essere… Se così fosse, sarebbe l’ennesima conferma che più che le urla accorate, in politica, conta da sempre il dietro le quinte.

Con il ringraziamento sentito dei cittadini che di fronte a queste dinamiche fuffologiche, stanchi di dover aspettare qualcosa di concreto per la città che non arriva mai, preferiscono da tempo girare la testa dall’altra parte…

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

SEGUICI

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook