BiellaSale & Pepe
Non ho l’età per votarti
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella
Non ho l’età… per votarti, sulle note di un vecchio brano di Gigliola Cinquetti, potrebbe essere la colonna sonora di questa settimana per le polemiche che animano – o meglio sarebbe dire rianimano – il dibattito politico cittadino. Sullo sfondo l’età massima per poter votare i consigli di quartiere, sedici anni, sulla base delle modifiche apportate nel 2023 al regolamento comunale dall’allora giunta Corradino. Non sembra essere dello stesso avviso il sindaco Olivero che riporta il discorso votazioni alla maggiore età, diciotto anni, in contrasto con parte dell’opposizione e della sua maggioranza (lega e forza Italia).
Capirete certo l’importanza,in un momento storico drammatico come l’attuale, dell’annosa questione “anagrafica” che abita a palazzo Oropa, segno un po’ dei tempi stanchi e un po’ stantii del dibattito politico cittadino. La parola ultima, forse, al prefetto ma resta un certo retrogusto amaro per diversi motivi. I giovani sono sempre più distanti da certi riti della politica politicante e qualunquista “alla Salvini” (tanto per non fare nomi), come dimostrano le grandi manifestazioni di piazza dei giorni scorsi. Per questo ogni strumento che possa cercare di colmare questo gap generazionale e di partecipazione dovrebbe essere il benvenuto a qualsiasi latitudine politica. Compreso un regolamento comunale che vuole coinvolgere e avvicinare le nuove generazioni all’abc della cosa pubblica già a sedici anni a partire dai quartieri.
Evidentemente non è così per fratelli d’Italia a Biella, oggi alla guida della città e allora qualche dubbio ti viene. Possibile che su un fatto come questo, che attiene alla sfera della partecipazione e della crescita dei giovani come cittadini attivi, si debba fare una battaglia per conservare le cose come stanno? Di quale rivoluzione “dal basso” si ha paura impedendo ai sedicenni di votare nei nostri quartieri? Forse della rivoluzione delle idee nuove per Biella, immobile politicamente da decenni e ripiegata su se stessa sugli stessi problemi da sempre si chiamino di volta in volta trasporti, infrastrutture, diversificazione, lavoro?
Le nuove generazioni non ci stanno più a certi riti della politica, non girano lo sguardo dall’altra parte di fronte ai problemi ma vanno dritti al punto e forse è proprio per questo che chi amministra schiaccia sul freno. Non è più il tempo in cui, una volta eletto, non si deve disturbare il manovratore. Biella giovane c’è, è viva, e lo dimostrano i tanti partecipanti alle manifestazioni di piazza per porre fine all’arbitro e alla legge del più forte che governa il mondo di oggi. Partiamo da qui, facciamo votare i giovani per i quartieri e nei quartieri: solo così Biella tornerà ad essere una città viva, inclusiva e orgogliosa di cambiare passo…
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook


.gigi
9 Ottobre 2025 at 17:15
a Biella città di vecchi si ha paura ad aprirsi ai giovani sono retrogradi come la destra lo è in tutta Europa ci vogliono fessi e tornare indietro di decenni , basta vedere la scenetta da piccoli esseri per Nordio pacche sulle spalle si sparino alle palle.
Ardmando
9 Ottobre 2025 at 19:47
Immancabile arriva l’articolo inutile di Apicella, il pizzaiolo che vorrebbe capire qualcosa di politica e immancabile arriva il commento di bruno/gigi/arnoldo/sonio, il pensionato rosso deluso dalla vita, esacerbato e rancoroso e incapace di accettare che le sinistre in Italia sono tramontate, quando un criminale come Landini e i suoi sgherri sono stati capaci di aizzare i loro accoliti (il marciume dei centri sociali e altre discariche umane) nelle piazze con una manciata di facinorosi violenti, fatti passare per “milioni” (con foto prese da manifestazioni contro Renzi e prontamente “sgamate”). Prendono bastonate dai loro stessi elettori, non hanno un programma politico, si coalizzano nel “campo santo” affondando miseramente tra preferenze e sondaggi. Ma li ringraziamo, perchè grazie al circo equestre che è la sinistra, il centrodestra governerà l’Italia per i prossimi 40 anni. In Italia non esiste alcuna opposizione politica: esistono i partiti di Governo e poi c’è il circo delle scimmie. Saluti.
.gigi
9 Ottobre 2025 at 20:49
infatti Armando ti ho visto allo zoo mangiavi banane
Papà di Jim
9 Ottobre 2025 at 23:43
i giovani di oggi sono decerebrati e minorati mentali attaccati allo schermo dello smartphone, a vedere cazzate su tik Tok e istangram cosa vuoi che sappiano, farebbero solo danni .
steap63
10 Ottobre 2025 at 7:11
Ma buona parte delle contenuti sui social sono pubblicate proprio da adulti che in quanto a essere decerebrati non hanno nulla da invidiare ai giovani (basta leggere i commenti qui sopra). Certo che con degli adulti del genere come vuoi che crescano i giovani? Ma forse non siete mai stati giovani….
Filippo
10 Ottobre 2025 at 16:08
E’ sicuro di non essere il nonno di Jim?
.Bruno
10 Ottobre 2025 at 17:15
i giovani hanno diritto di partecipare alla vita politica non sono tutti scemi come Armando che non vede altro che il pericolo che il suo partitino crolli perché tanti giovani sono più intelligenti degli adulti
Il cummenda
11 Ottobre 2025 at 1:29
quando eravamo giovani noi, a 16 anni, si lavorava seriamente, eravamo diligenti e responsabili……non mi dite che i giovani di adesso sono così…..