Sale & Pepe
Il caffè amaro di Ferragosto
Sale & Pepe di Luigi Apicella
BIELLA – Turisti per caso era il nome di una serie tv a cavallo degli anni 90 e 2000 con protagonisti gli indimenticati Syusy Bladi e Roberto Roversi in cui la coppia faceva il giro del mondo raccontando con ironia e spirito di avventura viaggi e itinerari a volte sconosciuti.
Se la coppia – poi scoppiata – andasse ancora in onda come non candidarla a fare un sopralluogo nella Biella corradiniana nella quale, a proposito di turismo, ci sarebbe ancora da imparare e prendere appunti (taccuino dell’assessore Greggio a parte). O meglio, per essere più precisi, ci sarebbe da capire dove sta la verità dei fatti, se nelle parole dell’assessore al commercio che parla di turismo locale con numeri in crescita o nello stupore del sindaco Corradino che parla, invece, di scarsa collaborazione dei privati su questo fronte.
Il tema non è tanto polemizzare, come ha fatto il primo cittadino, sul perché in piazza Duomo a cavallo di Ferragosto non si trovasse un bar aperto che fosse uno e di quanto sia stato impossibile gestire le aperture dei locali garantite come succedeva ai tempi del sindaco Barazzotto.
Certo il disagio è stato innegabile, ma i privati, di questi tempi, fanno anche troppo per cercare di tenere su le serrande e resistere specie in un centro storico abbandonato a se stesso, in cui sporcizia e vetrine vuote dilagano. A chi resiste, in un quadro di questo tipo, andrebbe fatto un monumento, specie in una contesto in cui si è lavorato negli anni per uno spostamento inesorabile a sud dell’asse della città che alla fine ha prodotto questi risultati.
L’amministrazione cittadina chiede correttivi, sacrifici e collaborazione ai privati (in prima linea di tasca propria) ma poi, a ruoli invertiti, non è in grado di offrire nulla in cambio per mancanza di risorse economiche e difficoltà ad ogni livello. Oggi il Comune che cosa sta facendo di concreto per chi “resiste” tenendo aperte le attività al di là delle tante parole e delle polemiche che servono solo a nascondersi dietro ad un taccuino?
Le negligenze sono dei privati che tengono chiusi contemporaneamente cinque bar ad agosto in centro o dell’amministrazione che non ha mai i soldi per attività primarie come il mantenimento del verde pubblico (e del decoro della città) o della manutenzione delle strade? I soldi, le risorse se stanno a zero nel pubblico – e a Biella tutto questo si vede ogni giorno di più – non si capisce perché dovrebbero invece esserci nel privato che è esce tramortito da una pandemia devastante e da una crisi economica che attanaglia chiunque abbia un’attività e sappia fare di conto.
Dopo la serie tv turisti per caso forse Biella potrebbe candidarsi per un altro format, assessori per caso: i protagonisti ci sono già tutti e non ci sarebbe bisogno di comparse. Chissà cosa succederà in autunno, nel frattempo, taccuino alla mano, prendete appunti mi raccomando…
Luigi Apicella
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