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Funicolare, storia di un grande amore

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Funicolare chiusa sino a data da destinarsi. Era inevitabile e doveroso. Qualora ci fossero mai novità miracolose in ottica “riapertura”, in vista dell’approssimarsi del ferragosto, ecco un breve manuale di sopravvivenza “utile” – non senza un pizzico di sale e pepe – per chi, causa crisi economica e dintorni, si trovasse costretto a restare in centro città suo malgrado per questo periodo estivo.

Fermo restando che Biella “alta” resta il giardino bello della città, qualora si riesca a “strappare” un appuntamento galante di quelli che contano nella cornice – con tanto di vista romantica sulla città – di porta della Torrazza meglio sarebbe prendere le dovute “precauzioni”. Non certo amorose, i giovani di oggi ,al riguardo, sono sempre più informati e responsabili – quanto piuttosto in termini di viabilità, mezzi pubblici per raggiungere il borgo.

Per arrivare puntuali all’appuntamento ed evitare di doversi giustificare con l’amato/a di scarsa puntualità meglio raggiungere il Piazzo in auto, moto, o anche a piedi per i più atletici, tenendo ben a mente gli orari di transito consentiti dai varchi e i parcheggi a disposizione al di fuori dei varchi stessi. L’utilizzo dell’ascensore certo sarebbe più di impatto e sostenibile ma i rischi di guasto sono di fatto all’ordine del giorno e… automatici (quasi come l’impianto stesso divenuto in questi mesi una vera e propria spina nel fianco per l’amministrazione in termini di affidabilità e reputazione).

L’utilizzo dell’ascensore sarebbe invece altamente consigliato in quelle situazioni, speriamo poche per la verità, in cui all’appuntamento galante ci si debba recare per chiudere una storia, chiarire una situazione complicata avendo il coraggio di… un don Abbondio. In questo caso l’ascensore, con i suoi guasti cronici, consentirebbe all’interessato di “sparire” per un tempo imprecisato di fronte all’amata/o in cerca di chiarimenti potendo anche avvalersi del fatto che, al chiuso dell’ascensore e al caldo della cabinovia magari affollata, anche il cellulare ha avuto difficoltà a connettersi. Salvando così un attimo le apparenze per il “due di picche”, indipendente dalla propria volontà (si fa per dire…).

Per i più coraggiosi, amanti del rischio e dell’avventura, desiderosi comunque di affrontare la sfida dell’ex (sia che si tratti della fidanzata/o sia della vecchia funicolare) consigliamo di portare con sè un kit di sopravvivenza (acqua, cibo, generi di prima necessità) in modo da poter affrontare l’arrivo dei soccorsi. Biella dunque come Verona, città degli innamorati? Diciamo che anche su questo fronte “caldo” ci sarebbe da lavorare di più e parlare un po’ meno. Anche noi, come qualsiasi innamorato deluso che si rispetti, sul tema funicolare, vorremmo un “chiarimento”… Buon Ferragosto a tutti!!!

Luigi Apicella

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2 Commenti

1 Commento

  1. Pier Giovanni Malanotte

    11 Agosto 2023 at 11:25

    Ma quando mai ?! si è pronti a dare la colpa a chi ci ha preceduto, ma mai a suggerire rimedi efficaci senza recriminare

  2. Giorgio

    12 Agosto 2023 at 15:22

    Nella città di Biella GRANDISSIMO DOMITORIO dove tutto da fastidio e non funziona più niente ci rimane solo da Sperare nel Turismo Sessuale

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