BiellaSale & Pepe
Giochi senza quartiere
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella
Chi non ricorda i mitici giochi senza frontiere, programma storico televisivo dove i Paesi in gara, rappresentati ogni puntata da una città diversa, si sfidavano in varie prove di abilità. “Attention, trois, deux, un…” e poi il fischio per dare inizio alla competizione sotto lo sguardo dei mitici arbitri di allora, Gennaro Oliveri e Guido Pancaldi.
Fatte le debite proporzioni, anche Biella, il prossimo fine settimana, sarà il palcoscenico per un altro tipo di gioco, tutto politico, che potremmo definire “Giochi senza quartiere” in cui le varie liste cittadine si sfideranno per le elezioni dei consigli di quartiere appunto. Potranno partecipare alle votazioni, ricordiamolo, tutti i residenti dei rispettivi quartieri dai 16 anni in su muniti di documento di identità con la speranza, che si possa finalmente rinnovare il gioco della politica locale, partendo dalla realtà più quotidiana della città.
Questo è l’auspicio, anche se ci sono alcuni aspetti che vorrei meglio sottolineare. Li ho chiamati, facendo il verso al vecchio programma televisivo, giochi senza quartiere perché il rischio, concreto, è che si faccia una gara tra le varie liste di candidati al solo scopo di partecipare per partecipare, per dare lustro al colore politico di appartenenza, indipendentemente dalle problematiche del quartiere stesso che, finite le elezioni e le solite promesse dei candidati, correrebbe il rischio di rimanere al palo fino al prossimo giro di elezioni.
A Biella funziona così da sempre, ed il fatto che ci siano delle liste collegate e di chiara continuità con la maggioranza alimentano il dubbio che – una volta elette – queste liste non vogliano disturbare il manovratore che si ritrova chiuso nel palazzo di vetro di palazzo Oropa. Invece dovrebbe essere esattamente il contrario, con queste elezioni che dovrebbero rappresentare un vero e proprio momento di rinascita dei quartieri stessi, un momento di discontinuità con l’attuale gestione dell’esistente grazie al quale poter recapitare nuove istanze, nuove progettualità, nuove idee a chi amministra oggi la città di Biella. Questo aspetto lo voglio sottolineare chiaramente, visto e considerato che in alcune liste ci sono candidati, ex assessori o personalità locali già note da anni al mondo della politica, che non si capisce cosa dovrebbero/potrebbero fare in più “dal quartiere” rispetto a quello che non hanno fatto da assessori o da esponenti di spicco di qualche partito cittadino. Sarà che per alcuni vige il motto del “mai dire mai”, ma lo trovo un fatto davvero più “poltronistico” che altro, finalizzato più al proprio tornaconto personale di visibilità che all’interesse del quartiere stesso.
Ma si sa, le sensibilità sono diverse, il richiamo di palazzo Oropa può giocare brutti scherzi, lo stare fermi un turno per qualcuno può essere un problema già al gioco del Monopoli, figuriamoci se in ballo ci può essere anche solo uno scranno di…quartiere!! Comunque la pensiate, il prossimo fine settimana non state “acquartierati”, partecipate ed andate a votare per il vostro quartiere e per una sua idea di rinascita. Qualche volta le cose migliori, quelle più vere, nascono dal basso…
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook


.Bruno
27 Novembre 2025 at 17:18
dal diamante non nasce niente dal letame nascono i fiori. i poltronari non votateli vogliamo menti nuove no arroccate a schemi aberranti di destra falsa e ipocrita