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Elezioni, vincere ma non con ogni mezzo

Piccolo vademecum di sopravvivenza in ordine sparso per le prossime amministrative di giugno a Biella.

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Elezioni, vincere ma non con ogni mezzo. Piccolo vademecum di sopravvivenza in ordine sparso per le prossime amministrative di giugno a Biella.

Elezioni, vincere ma non con ogni mezzo. Piccolo vademecum di sopravvivenza in ordine sparso per le prossime amministrative di giugno a Biella.

Elezioni, vincere ma non con ogni mezzo

Piccolo vademecum di sopravvivenza in ordine sparso per le prossime amministrative di giugno a Biella. Per uscirne indenni e per evitare di rimanerci male se il risultato non sarà quello atteso. Se sei candidato, regola vuole che tu non debba per forza girare per tutto l’arco costituzionale, isole comprese si diceva una volta a Biella, per inseguire chi non ti ama e non ti ha mai votato.

Non si deve vincere a tutti i costi e con ogni mezzo. Ma soprattutto, non ci si deve snaturare abbandonando idee e convinzioni personali per cercare di conquistare il voto di chi, fino all’altro ieri, dicevi di contrastare perché lontano anni luce dalle tue posizioni e dalle tue personali convinzioni.

L’alternanza, quella vera

L’alternanza, quella vera, non la costruisci con mezzucci, giravolte e compromessi di ogni tipo perché alla fine potrai, forse, anche vincere. Ma per fare cosa dopo tutte queste premesse? Perché a volte, nella frenesia di conquistare palazzo Oropa e di apparire alternativi ad ogni costo, si sono fatte promesse da marinaio e si sono prese cantonate mirabolanti. Radicalizzando lo scontro politico intorno alla figura del primo cittadino, tifando quasi si fosse allo stadio per il proprio preferito, al solo scopo di sentirsi al sicuro nelle proprie certezze ma mascherando il vuoto di una proposta credibile per la città che ancora sta aspettando.

Giovedì abbiamo celebrato il 25 aprile, il giorno della riscossa nazionale tornato prepotentemente di moda con l’attuale destra al governo che fatica a dichiararsi antifascista, categoria che è la matrice del nostro ordinamento repubblicano. Quella giornata del 1945 è stata l’anticamera di una nuova era e di un nuovo inizio che si rinnova ogni anno con significati differenti a seconda del momento storico in atto.

Sfida elettorale aperta

Oggi più che mai l’auspicio è che questa data simbolo possa rappresentare, a Biella come altrove, la garanzia per una sfida elettorale aperta, trasparente e democratica con programmi e candidati nuovamente credibili. Se così sarà, dopo le amministrative di giugno non c’è primo turno o ballottaggio che tenga: per una volta avremo davvero vinto tutti…

Luigi Apicella

DELLO STESSO AUTORE LEGGI ANCHE: Quello che riguarda Biella si decide a Roma

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    28 Aprile 2024 at 9:12

    L’unica cosa che conta è che sia la sinistra a perdere. Ovunque.

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