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Biella

Cari amici “vicinali” e lontani

“Sale & Pepe”, la nuova versione della rubrica settimanale di Luigi Apicella

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Antonella Citro, da tutti conosciuta come Nella, è una cara amica di lunga data di Strada Della Rovere, non troppo distante dal mio locale. Nomen omen, nel corso di tutti questi anni, visto il mio impegno in consiglio comunale, mi ha sempre “punzecchiato” sul tema delle strade vicinali invitandomi a chiedere lumi in Comune su un fatto che persiste da decenni tra promesse, dichiarazioni di intenti, interpretazioni più o meno condivise.

La manutenzione di tali strade in città, oltre 200, è in parte a carico del Comune o spetta totalmente ai frontisti (per la cronaca gli abitanti che si affacciano su tali strade)? La questione non è di lana caprina perché, vista l’attuale manutenzione carente per strade e vie cittadine, ne va prima di tutto della sicurezza e del decoro della città, fattori questi poco recepiti dall’amministrazione precedente.

Ora che il neo assessore ai Lavori Pubblici annuncia sul tema un nuovo regolamento per settembre, Nella Citro è tornata a “ronzare” temendo, visti i tanti sacrifici cui la vita attuale ci costringe tutti, di dover aggiungere ulteriori spese per la messa a nuovo di molte strade private cittadine ad uso pubblico. È chiaro che la questione è controversa da molti punti di vista, io stesso dai primi anni duemila avevo già posto la questione interrogando su quali leve poter intervenire, a livello comunale, per trovare un accomodamento equo in termini di spese da sostenere tra le parti.

Anche grazie a tante mie sollecitazioni, alla fine la risposta dell’assessore competente di allora ci fu, un regolamento venne redatto, regolamento che è in vigore dal lontano 2011. Se siamo ancora qui oggi a parlarne, però, evidentemente qualcosa resta da chiarire. Ricordo che per la messa in sicurezza di tali strade occorre che tutti i frontisti siano favorevoli, diversamente non se ne fa nulla. Per contro, il Comune potrebbe intervenire avocando a se i lavori per poi rivalersi sui frontisti stessi al momento del pagamento. Nel mezzo, in un’ottica di collaborazione, ci sarebbe la possibilità che il Comune partecipi con una percentuale cospicua alle spese dei privati interessati dal provvedimento in modo da potersi venire un po’ incontro e procedere con i lavori più urgenti.

Staremo a vedere quale strada (è proprio il caso di dirlo… ) percorreranno Franceschini e la nuova giunta: è evidente che la sicurezza (e il decoro) hanno la priorità ma è chiaro che se l’amministrazione non ha i fondi necessari anche solo per contribuire, analogo ragionamento potrebbero farlo i privati stessi senza che nessuno per questo possa scandalizzarsi. Insomma per dirla alla Nunzio Filogamo, cari amici “vicinali” e lontani aspettiamo con pazienza e fiducia nuovi chiarimenti sul tema auspicando, dopo decenni, una soluzione concordata del problema. Sarà “strada contro strada” o si troverà un accordo? Strada facendo, vedrai, che non sei più da solo cantava Baglioni. A settembre vedremo se i frontisti non saranno più da soli…

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