BiellaSale & Pepe
Biella chieda aiuto a Elon Musk
La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

Se a lungo vuoi campare, a Biella devi abitare. Provare per credere…
No, non è uno slogan pubblicitario nostalgico, stile Aiazzone per intenderci, che così tanta notorietà portò a Biella negli anni ’80. È invece un dato di fatto (che ho voluto riassumere qui in forma simpatica), considerati gli articoli di questi giorni che vedono Biella e la sua provincia tra le più longeve d’ Italia, con oltre il 2,7 per cento della popolazione oltre i 90 anni. Segno che l’aria qui da noi è buona, che il logorio frenetico della vita moderna non ci appartiene, che l’essere praticamente “fuori” dalle principali rotte di stress e comunicazione qualche vantaggio ce lo può anche portare in termini di salute. Per questo, se i treni qui da noi sono ancora quelli a vapore, se i peduncoli autostradali per accelerare i collegamenti viari con l’autostrada sono ancora sulla carta, se il raddoppio della strada Trossi è ritenuto un provvedimento inutile il motivo è uno e uno soltanto: salvaguardare questa autentica oasi di centenari che è il nostro biellese, che deve poter rimanere immune da qualsiasi contaminazione.
Bastava dirlo che, dietro questo immobilismo di politica e imprenditoria che dura da oltre 40 anni, c’era una strategia, una visione di questo tipo. Ci saremmo risparmiati centinaia di interventi, interrogazioni, mozioni, istanze a Roma e in Regione con il cappello in mano dei vari politici di turno sul perché tutto il mondo intorno a Biella cambia, evolve, si muove, mentre a Biella tutto è fermo da decenni. Anche il tema tutto politico della grande Biella a 50 mila abitanti stride, e di molto, con la realtà attuale della nostra provincia, ben lontana da quei numeri e secondo me anche ben contenta di non avvicinarsi nemmeno.
“Chi si fa i fatti suoi campa 100 anni” recita un vecchio proverbio… E Biella, al riguardo, è stata fin troppo maestra se questa sono i risultati all’anagrafe: il suo essere sempre un po’ “orsa” verso l’esterno, la sua riservatezza, il sentirsi per certi versi sempre un po’ “superiori” (sentimento dichiarato per anni da molti imprenditori locali) sono stati elementi decisivi per creare questo stato di cose. Ora di fronte a questo scenario anagrafico d’altri tempi che ci fa felici ma che per certi versi ci preoccupa per tutti i nostri figli e nipoti che dovranno trovare, si spera, una ragione per rimanere o ritornare cosa bisognerà fare?
Visto che di Biella non pare interessarsi nessuno, perché non chiedere aiuto, tramite il governo, direttamente ad Elon Musk, lui sì uomo del futuro e un po’ genio della lampada? Sono sicuro che in men che non si dica potremmo viaggiare da Biella verso Torino o Milano a bordo di qualche navicella…Sarebbe qualcosa di spaziale, da fuori di… Tesla, ma con buona pace, finalmente, di Regione o Trenitalia!!
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