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A Biella si discute Latesi di Maio

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica settimanale di Luigi Apicella

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Dal titolo di oggi, abbiamo giocato un po’ con le parole, parte la prima osservazione di questa estate tutta “disco paradise” della politica biellese. Passata in frettissima la festa elettorale delle amministrative, che sono già un ricordo, questa estate ci regala strascichi polemici balneari che restano sott’acqua ma un po’ di bollicine le fanno venire fuori.

Mi riferisco al caso riportato da alcune testate locali del neo assessore Maiolatesi, primo degli eletti con 338 preferenze, delfino di Roberto Pella e senza dubbio giovane promettente per la politica locale. Un caso dicevo, perché, di fatto, la sua performance unita alla sua proattività scientifica “casa per casa” (con le 39 schede elettorali di aspiranti possibili suoi elettori da lui ritirate all’ufficio anagrafe) qualche dubbio di metodo, in coalizione ma non solo, lo ha suscitato.

Maiolatesi ha poi sbaragliato la concorrenza interna in forza Italia, suo partito di appartenenza, ha di fatto ridisegnato gli equilibri interni tra pichettiani e pelliani (a favore di quest’ultimo), aprendo di fatto l’ennesimo fronte caldo in quel partito in cui la resa dei conti sembra solo rimandata. Bravo il giovane neo assessore, diciamo così, a capire subito certi meccanismi per farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Ora però analoga “fantasia” la vorremmo ritrovare anche in sede di governo della città. Da lui e dagli altri giovani eletti ci aspettiamo un solo grido: rinnovare, rinnovare, rinnovare…

Vita nuova anzi “Villanova” anche per l’ex sindaco di Biella Corradino che, dopo la sofferta mancata ricandidatura nelle fila del centrodestra, è stato eletto consigliere di minoranza a Villanova appunto, e si accinge diventare consulente per la Lega con frequentazioni anche su Roma ex ladrona.

Come si vede, in natura ma anche in politica, nulla si crea e nulla si distrugge mai fino in fondo. Semmai tutto si trasforma, alla bisogna…Come per le autonomie locali che in qualche modo riportano in questi giorni, al centro del dibattito politico italico, le province, avversate ma mai abolite. Il centrodestra biellese di qualche anno fa, all’opposizione, ne celebrò in maniera goliardica la fine, con tanto di processione pubblica e sarcofago con su scritto Provincia. Ora, al governo, dimenticata in fretta quella stagione, quello stesso centrodestra in vista del prossimo settembre ne farà un’ altra battaglia politica da vincere a tutti i costi, per poter celebrare nel modo più degno la ritrovata importanza dell’ente (con le proprie persone alla guida… ).

Conclusione balneare: la già citata Tesi di Maio, non solo è valida e vincente, ma non deve scandalizzare più di tanto: più che di opportunità è sempre e solo una questione di prospettiva…

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1 Commento

1 Commento

  1. Pol

    1 Agosto 2024 at 16:24

    sono tutti uguali,anzi un peccc che l’aut.

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