Biella
Ultimo consiglio comunale con brivido: manca il numero legale
Bisognava approvare il bilancio consuntivo. Il colpo di scena al momento dell’appello
Il tempo era scaduto il 25 aprile, data entro la quale era tassativo svolgere, per tutte le amministrazioni, l’ultima seduta di consiglio comunale. Restavano possibili soltanto riunioni “per l’adozione di atti urgenti e improrogabili”. E che il bilancio consuntivo abbia questa caratteristiche è evidente.
Consiglio comunale per approvare il bilancio consuntivo, ma c’è un colpo di scena
Per cui ieri era stata convocata un’ultima seduta proprio con questo scopo. Anche perché si sarebbe trattato di un “ora o mai più” piuttosto grave.
Ma al momento di fare l’appello, ecco il colpo di scena: mancava il numero legale a causa di alcune dimissioni di consiglieri della Lega che, essendo candidati in Comuni diversi da quello in cui sono consiglieri, hanno dovuto abbandonare per legge palazzo Oropa. Ma non avendo provveduto alla surroga, la maggioranza si è trovata in condizione di non poter garantire il numero legale.
Manca il numero legale, caccia ai sostituti dei consiglieri dimissionari
Sono scattati i 30 minuti previsto e in questa mezz’ora sono stati convocati i sostituti disponibili di Vito Colletta, Alessio Ercoli, Andrea Ferrero e Gianni Ferrari. Si è così proceduto alla surroga in extremis per i primi tre, rispettivamente con Gino Fussotto, Laura Coscia e Marco Ascari. Nessun cambio per Ferrari.
Numero raggiunto e bilancio approvato
Ma a quel punto il numero era raggiunto e si è proceduto all’approvazione. Con l’immancabile scambio di accuse tra maggioranza e opposizione.
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Il Pd: “Mancavano anche gli assessori Zappalà e Olivero, candidati anche loro. Quindi su lavori pubblici e ambiente non abbiamo avuto la relazione di fine mandato”
Non si è fatta attendere la reazione del gruppo consiliare del Partito democratico, che ha spiegato: “La discussione sul rendiconto 2023 è cominciata con un’ora di ritardo perché mancavano i consiglieri di maggioranza in aula: infatti una serie di dimissioni pre elezioni ha fatto mancare buona parte dei consiglieri del gruppo della Lega”.
Aggiungendo però che “mancavano anche due assessori in quota Fatelli d’Italia, Davide Zappalà e Marzio Olivero, candidati anche loro per la prossima tornata e detentori di deleghe poco importanti: lavori pubblici e ambiente. Su questi ambiti quindi non abbiamo avuto alcuna relazione di fine mandato, evidentemente non c’era molto di cui vantarsi. D’altronde che questi siano stati ambiti poco considerati da questa giunta è sotto gli occhi di tutti”.
Foto archivio
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Sonia ganz
15 Maggio 2024 at 19:00
MASSI’….TANTO CHE CCE FREGA ????? FAMO TUTTO QUELLO CHE CE PARE…. E LA LEGGE…SSSSHHHH….