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Politica

Se ti schieri con Gentile se la prendono anche con tuo fratello morto

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Molte volte facebook diventa una cloaca a cielo aperto, ricettacolo delle peggiori offese. In questo caso a farne le spese è stato Vittorio Barazzotto nei confronti del quale sono stati rivolte considerazioni pesanti, coinvolgendo anche il fratello, deceduto molti anni fa a causa di un tumore. Al contrario di quanto sempre accade, questa volta però la vittima ha deciso di reagire annunciando una querela. Leggi anche il commento di Massimo De Nuzzo  Le opinioni meritano più rispetto

Il tutto si è svolto nelle ore scorse a seguito della dichiarazione del consigliere regionale del Pd di volere dare al ballottaggio il proprio voto al candidato Dino Gentile in opposizione a Claudio Corradino. Una posizione personale, non di partito, espressa nel corso di una conferenza stampa. Ovviamente su facebook la decisione di Barazzotto è diventata oggetto di discussione che, come accade molto spesso quando di mezzo c’è la politica, ha ben presto superato il confine della normale dialettica. Tra i diversi commenti ce ne sono stati alcuni che hanno coinvolto una utente e un candidato del centrodestra non eletto. Così nello scambio di battute tra i due, ci sono stati riferimento pesanti nei confronti dell’ex sindaco di Biella: “Per un voto politico alcuni a parte ringraziare il papà, sono disposti a vendere mamma, fratelli, sorelle”. “Lo posso confermare di persona..- è stata la risposta – Altrettanto posso dire visto che ho conosciuto i genitori di questo rampollo rampante, oltre agli altri due fratelli di cui uno perito in montagna». Scambio concluso dal primo interlocutore con: “Ormai potrebbe vendere solo un fratello!!! O vendere al massimo la convivente”.

Venuto a conoscenza della discussione, questa volta Barazzotto ha deciso che la misura era colma. Le sue parole postate su fb iniziate con un sarcastico “Grazie a tutti di cuore” sono state pesanti: «Compensate lo schifo e la bassezza di quelli che non avendo argomenti politici, mossi solo dall’odio, sprofondano in un mare di sterco osando a tirare in ballo la mia famiglia e i miei fratelli, ridendo perché uno è morto. Mi fa pena il vostro malessere che vi accompagna e vi corrode». Più la querela.

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