AttualitàBiellaPolitica
Pietrobon torna in politica: «È tempo di impegnarsi»
Dopo 10 anni di assenza entra in Sinistra Italiana. «La situazione è grave, voglio fare la mia parte»

Pietrobon torna in politica: «È tempo di impegnarsi». Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano
Appunto come quello di Roberto Pietrobon per la politica. A distanza di oltre un decennio, l’ex segretario provinciale di Rifondazione Comunista ha deciso di posare provvisoriamente la penna. Negli ultimi anni si era infatti dedicato al giornalismo, curando una rubrica prima sul nostro giornale poi sul Biellese e scrivendo articoli per il Manifesto, e tornare alla militanza.
Ha deciso di entrare nelle fila di Sinistra Italiana, partito che fa parte dell’Alleanza Verdi e Sinistra e alla cui assemblea nazionale è intervenuto il mese scorso.
Pietrobon torna in politica
Nonostante la relativa giovane età, Pietrobon ha una lunghissima militanza alle spalle. A 15 anni era già tra i fondatori dell’organizzazione giovanile di Rifondazione a Biella. Un percorso interrotto a inizio 2009, quando decise di uscire dal partito insieme al gruppo guidato da Vendola, che avrebbe poi portato alla nascita di Sel. Nel 2012 l’ultima tessera. Decennale l’esperienza in consiglio comunale a Palazzo Oropa, dal 2004 al 2014. Prima come capogruppo di Rifondazione in maggioranza a sostegno del sindaco Barazzotto. Poi in minoranza durante il quinquennio Gentile. Infine la decisione di non ricandidarsi perché, come disse all’epoca, dopo dieci anni si rischia il “cretinismo parlamentare”.
Bentornato, Pietrobon. Perché la decisione di gettarsi di nuovo nella mischia?
Credo che la situazione sia così grave che non basta denunciarla, ma bisogna anche agire per provare a cambiarla. Perché in Italia non c’è il fascismo, in compenso ci sono parecchi fascisti e loro eredi al governo.
Con Sinistra Italiana collaborava già da qualche tempo. Com’è la situazione a livello biellese?
Siamo partiti l’anno scorso mettendo su una lista, io ho dato una mano come volontario, occupandomi di una parte della comunicazione. Ora vogliamo costruire la federazione biellese. Attualmente, infatti, a Biella abbiamo solo il circolo. È il motivo per il quale ero a Roma, dove si è svolta l’assemblea organizzativa che ha rilanciato il partito e il suo radicamento sui territori. Negli ultimi tempi sono nate decine di circoli e federazioni dove non c’erano. Sei negli ultimi due mesi solo in Piemonte. Un altro obiettivo è il referendum di giugno, per il quale lavoreremo pancia a terra.
A Biella come a Roma il centrosinistra è minoranza. Quale può essere il vostro ruolo?
Il nostro compito è fare un’opposizione efficace. Pur non avendo consiglieri eletti, a Biella ci sentiamo a pieno titolo e idealmente parte della coalizione che candidava Marta Bruschi. Quei nove consiglieri eletti rappresentano anche noi. Inoltre c’è da costruire un’alternativa seria, in modo da poter contendere la guida della città nel 2029. Anche perché l’attuale giunta fa prove muscolari sul nulla e per il resto non si vede niente. Sta facendo ben poco e quando fa qualcosa di solito fa danni…
Ad esempio?
Il progetto urbanistico approvato in fretta e furia alla fine del mandato di Corradino. Oggi pare non se ne faccia più nulla. Ma allora qual è la progettazione di questo centrodestra? Un altro bel centro commerciale? Altri supermercati? Ancora? Supermercati che peraltro fanno chiudere quelli già esistenti, come denunciamo da sempre. È sempre la stessa storia, si ripetono sempre gli stessi errori. Si riempiono dei “vuoti” e si svuotano dei “pieni”. Perché è evidente che, se la popolazione è in calo, è difficile che i consumatori si moltiplichino… Questa è la cifra della loro incapacità di leggere il presente. Se dici che porterai i residenti a quota 50mila, vuol dire che menti sapendo di mentire. O non hai le basi minime del primo capitolo di sociologia urbana. Altrimenti prima mi devi spiegare come attrai nuove persone, come fermi i giovani che se ne vanno ogni anno… La tassa di soggiorno, poi, è la ciliegina sulla torta.
Perché?
Perché a una persona che viene a Biella nonostante l’assenza di collegamenti decenti, nonostante spesso ci vogliano tre ore in treno da Milano, bisognerebbe dare un premio. Altro che la tassa di soggiorno.
Capitolo proposta di togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini. Cosa ne pensa?
Ovviamente sono d’accordo. Mi sembra un’iniziativa che serve semplicemente a ristabilire il giusto ordine del discorso. E a dimostrare, quando sarà bocciata, che c’è chi si tiene stretta una certa memoria storica e chi invece fa di tutto per revisionarla.
Guardando al centrosinistra in generale. È possibile costruire una coalizione duratura?
Assolutamente sì, le basi ci sono tutte, a maggior ragione se non ci si rassegna al fatto che ci sia l’estrema destra al potere. Se invece si decide di soffermarsi su virgole e dettagli, allora significa che ci meritiamo l’estrema destra.
LEGGI ANCHE: Delmastro dopo la condanna, “Sentenza politica”
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

Alessandro
26 Aprile 2025 at 17:35
AHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA
Una SONORA RISATA è l’unica cosa che questi si meritano. Sinistre di FALLITI, senza speranza, senza idee, senza futuro, senza elettori (soprattutto)