Biella
Nordio a Biella spiega la sua riforma: “Garantismo e certezza della pena”
Sala gremita ieri pomeriggio per l’appuntamento con il ministro della Giustizia
Sala gremita, ieri all’hotel Agorà, per il convegno “Riforma della giustizia Nordio: garantismo e certezza della pena”, organizzato da Fratelli d’Italia a Biella, che ha avuto come ospite il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Nordio a Biella, la riforma spiegata in un convegno all’Agorà
Seduto tra il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, e l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, Nordio ha spiegato quelli che sono le novità in tema di giustizia civile e penale che verranno riformate, uniti a cambiamenti all’interno della magistratura. Provvedimenti che da mesi dividono le forze politiche, ma che il governo ritiene prioritari.
“Giustizia civile troppo lenta, bisogna invertire la rotta”
“Per quanto riguarda la giustizia civile, la lentezza che la contraddistingue ci costa fino al 3% del Pil. Mentre la giustizia penale riguarda pochi, la giustizia civile prima o dopo tocca tutti da vicino e spesso abbiamo rinunciato all’esercizio dei nostri diritti perché la sentenza che arriva tardi è spesso ingiusta. Dobbiamo invertire la rotta” ha dichiarato Carlo Nordio.
“Garantismo non significa essere buonisti”
Sulla giustizia penale, il ministro ha affermato che “il garantismo non significa essere buonisti, perché la pena deve essere eseguita. Ma la certezza della pena deve essere più vicina possibile al momento in cui è stato commesso”.
Limitazione della carcerazione preventiva
Il ministro si è poi concentrato sul concetto di presunzione di innocenza: “Il 20% dei nostri detenuti sono in attesa di giudizio, sono presunti innocenti. E questo è inaccettabile”. Ecco perché una delle prime riforme che verrà approvata ribalterà l’attuale paradigma e prevederà prima l’interrogazione, poi la carcerazione preventiva solo se emessa da un organo collegiale.
Abolizione del reato di abuso d’ufficio
Il ministro ha poi ricordato come sia ormai prossima, dopo l’approvazione del Parlamento, l’abolizione del reato di abuso d’ufficio: “Ogni anno abbiamo più di 5.000 indagini e meno di 6 condanne, ma intanto la paura di porre una firma rallenta le decisioni amministrative”. Sul tema delle intercettazioni, Nordio ha poi ricordato che il Governo “non vuole toccare quello che ritiene essere uno strumento fondamentale di indagine contro la criminalità organizzata” ma intende chiedere la “tutela del terzo”.
“Le riforme quando verranno approvate? Nei prossimi giorni, l’ha ribadito il primo ministro Giorgia Meloni e lo confermo” ha concluso Nordio, ricordando anche che il “sistema del sorteggio è in grado di dare alla magistratura indipendenza ed autonomia”.
Delmastro: “Non priveremo la magistratura degli strumenti per perseguire la criminalità organizzata”
“Queste riforme hanno caratterizzato un anno e mezzo intenso di Governo: Fratelli d’Italia, a differenza di quanto riportato dalla sinistra, non priverà mai la magistratura degli strumenti per perseguire la criminalità organizzata. Abbiamo però il dovere di interrompere quel cortocircuito che vedeva sbattuta in prima pagina una persona per fatti che nulla avevano a che vedere con la giustizia. La rilevanza penale, nelle intercettazioni, deve essere preponderante” ha detto Andrea Delmastro.
Chiorino “Riforme coraggiose”
“Queste sono riforme coraggiose, di cui l’Italia sente la necessità: sappiamo che il percorso non è facile, ma avere un diritto che persegue i reati e non i cittadini è imprescindibile. E’ necessario che la giustizia abbia tempi certi” ha dichiarato Elena Chiorino, assessore regionale al Lavoro, che ha ringraziato il ministro per il tempo dedicato a Biella, definito “prezioso e non scontato, segnale di attenzione del Governo”.
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Ardmando
18 Maggio 2024 at 11:54
Finalmente, una riforma da tempo attesa.