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“Continua il boicottaggio della destra sui referendum”
Dopo le polemiche sul ritardo della posa dei pannelli per i manifesti, prosegue la battaglia politica di Avs affinché sia data la giusta visibilità alla campagna elettorale

Dopo le polemiche sul ritardo della posa dei pannelli per i manifesti, prosegue la battaglia politica affinché sia data la giusta visibilità al tema del referendum: “Continua il boicottaggio della destra” denuncia Avs Biella.
“Continua il boicottaggio della destra sui referendum: plance per l’affissione invisibili”. La denuncia di Alleanza Verdi Sinistra Biella
“Oltre all’oscuramento mediatico che “TeleMeloni” e l’informazione di regime stanno attuando, pervicacemente, contro i 5 referendum dell’8 e 9 giugno – si legge in un comunicato diffuso da Avs -, a Biella, gli zelanti “fratellini” che (s)governano la città, non solo hanno ritardato di 10 giorni la posa delle plance per l’affissione dei manifesti ma le hanno “chiuse” alla vista”.
In questi giorni, appena sono state posate le postazioni (“Ribadiamo: con 10 giorni di ritardo e solo dopo una nostra vibrante denuncia pubblica” si legge) i militanti del partito hanno attaccato i manifesti di Alleanza Verdi e Sinistra negli appositi spazi assegnati.
“Peccato che – evidenziano -, come si vede nelle foto, i tabelloni siano tutti messi in maniera tale che gli spazi numerati e utilizzabili per l’affissione siano con le facciate all’interno inibendo la visuale all’80% di chi ci passa davanti e vanificando, così, la loro utilità”.
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“Abbiamo posizionato i manifesti dove indicato, ma è evidente il nuovo ulteriore tentativo di boicottaggio”
“Siccome non siano giovani “fratellini” e non attacchiamo manifesti (o altro) fuori dagli spazi assegnati – attacca ancora Avs – li abbiamo posizionati dove indicato ma non possiamo che commentare questa scelta come un nuovo, ulteriore, tentativo di boicottaggio dei referendum. Solo chi ha paura del voto libero delle e dei cittadini, solo chi ha un approccio “bullesco” delle istituzioni, può scadere in questi mezzucci. A Biella, evidentemente, la destra si comporta così. Su questo e su tutto il resto. Anche per questo l’8 e il 9 giugno andiamo a votare per estendere e riconoscere i diritti anche a chi non li ha mai avuti”.
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Ardmando
25 Maggio 2025 at 12:42
AVS blatera, AVS che ha fatto eleggere una criminale comunista al parlamento europeo i suoi leder hanno ancora il coraggio di mostrare il loro laido volto in TV.
Il referendum DEVE essere boicottato, con ogni mezzo. Così come è lecito per i promotori promuoverlo, è perfettamente lecito e legittimo promuovere l’astensione e fare boicottaggio. E’ un diritto dei cittadini e della libertà di espressione e di pensiero.
La promozione da parte di insignificanti minoranze come quella di AVS hanno il solo scopo di sperare nel rimborso da 2.5 milioni di euro in caso di raggiungimento del quorum, possibilità per fortuna sempre più remota, secondo i sondaggi.
I cittadini non hanno alcuna preparazione tecnica ne competenza per decidere nel merito di una materia così complessa come quella del lavoro, che invece deve agevolare in ogni modo i licenziamenti liberalizzando un mondo del lavoro che è fin troppo costretto in logiche antiquate e senza senso. Soltanto incapaci come i sindacati e la sinistra, che non hanno NESSUNA idea ne competenza su come si gestisca una impresa possono volere ancora l’utopia del posto fisso. Il lavoro lo creano gli imprenditori, non i lavoratori. I lavoratori sono strumenti e come tali devono poter essere scambiati, spostati, diminuiti o incrementati a seconda delle condizioni del mercato. Obbligare i datori di lavoro a mantenere una forza lavoro non necessaria significa uccidere l’azienda e togliere lavoro a tutti. La completa flessibilità è ciò che all’estero rende le imprese infinitamente più efficienti e concorrenziali di quelle italiane. Ma in Italia vigono le regole della mafia dei sindacati, e questo è il regime da combattere e abbattere con ogni mezzo.
Quindi l’UNICA scelta possibile per mandare un segnale forte alle sinistre e alla mafia dei sindacati è la completa ASTENSIONE.