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“Classifica qualità della vita impietosa: a Biella crollano reddito e demografia”
La nostra provincia perde 17 posizioni e scende al 65° posto, nella seconda metà della classifica. Le critiche del Pd alla maggioranza: “I biellesi sono sempre più poveri e rinunciano a curarsi. Le persone hanno bisogno di risposte concrete, non di slogan”
Partito democratico all’attacco della maggioranza dopo la pubblicazione della classifica sulla qualità della vita di Italia Oggi, che vede Biella scendere al 65, in calo di ben 17 posizioni. “Dopo tre mandati in meno di vent’anni di destra al governo regionale e dei maggiori comuni del Biellese – le parole di Elisa Francesce, segretaria provinciale Pd, Greta Cogotti (responsabile Welfare) e Rita De Lima (coordinatrice democratiche) -, leggiamo i dati del crollo della vivibilità. Forse le destre invece di autoincensarsi farebbero bene a occuparsi di quanto sta capitando nel nostro territorio. Bisognerebbe soffermarsi su quanto emerge dalla impietosa classifica sulla qualità della vita a Biella e nel Biellese: nel 2025 il nostro territorio è sceso di ben 17 posti, crollano reddito e demografia”.
Qualità della vita: Biella perde perde 17 posizioni. Le critiche del Pd
“Il Biellese ha problemi di lavoro, una minore capacità economica, non ci sono degli incentivi e delle prospettive per il futuro – si legge ancora nel comunicato -. Non si fanno figli e non ci sono investimenti in tal senso né per lavori dignitosi, aumenti di stipendio, case con affitti abbordabili, asili gratuiti, servizi alle persone, quindi nessuna previsione di futuro. Uno dei dati più preoccupanti è la sicurezza sociale. Pur non essendo in presenza di un aumento della microcriminalità questo è il racconto della destra per far aumentare la paura, con la conseguenza che si esce meno di casa e, lo sappiamo bene, che meno si occupano gli spazi e più aumenta la criminalità. Le piccole bande sono un chiaro sintomo di disagio giovanile che si può affrontare non solo attraverso le forze dell’ordine, ma attraverso l’aumento di luoghi di aggregazione sana, con l’incentivo e l’aumento della progettazione sociale. La sola repressione non ha mai funzionato”.
“Sulla salute siamo al 76° posto: perse 49 posizioni. Le persone rinunciano a curarsi per le liste d’attesa interminabili”
“Ma i temi maggiormente colpiti sono quelli della salute, la statistica ci porta al 76esimo posto perdendo 49 posizioni: liste d’attesa interminabili e le persone rinunciano a curarsi – aggiungono dal Pd -. I biellesi sono sempre più poveri. Le persone che accedono agli empori per avere il pacco alimentare aumentano. A Biella si parla di quasi un centinaio di famiglie al giorno. L’emporio della città è interamente gestito da volontari e se domani dovesse chiudere, il comune non riuscirebbe a farsi carico di tutto il servizio”.
“Che fine hanno fatto gli slogan? Le persone hanno bisogno di risposte concrete”
“Quindi la fotografia della qualità della vita del 2025 a Biella e del Biellese è grave ed è sotto gli occhi di tutti – concludono Francese, Cogotti e De Lima -. Pretendiamo che la destra svolga il suo compito per cui è stata votata: occuparsi della cittadinanza. Che fine hanno fatto gli slogan “prima i Biellesi” o “prima gli Italiani”? Le persone hanno bisogno di risposte concrete, non di slogan. Invece di occuparsi di un progetto decennale e fallimentare come la scuola penitenziaria, ci si potrebbe occupare di chi a fine mese non ci arriva, di chi non riesce a pagare un affitto, dei tanti giovani che abbandonano Biella perché non trovano lavoro”.
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